Samantha Cristoforetti lascia ufficialmente l'Aeronautica

Si è ufficialmente chiusa alle 9.45 di questo secondo giorno dell'anno l'esperienza di Samantha Cristoforetti, astronauta dell'Esa e capitano dell'Aernoautica militare italiana. O meglio, ex capitano, visto che AstroSam, 42 anni, si è congedata in via ufficiale dal Corpo militare, mettendo fine a una carriera lunghissima, iniziata addirittura nel 2001. Una cerimonia formale, breve, con il saluto alla bandiera in quel di Istrana, vicino Treviso, dove risiede il 51esimo Stormo dell'Aeronautica. Un addio che, nonostante la formalità della cerimonia, è molto di più che un semplice congedo: con il passo indietro di Samantha Cristoforetti, icona ispiratrice e fra i più autorevoli rappresentanti della scienza e della tecnologia italiana all'estero, l'Aeronautica perde un importante componente oltre che uno dei suoi volti simbolo, capace di portare il tricolore italiano nello spazio come prima donna in assoluto.

Una carriera costruita

Al momento non è chiaro cosa abbia spinto l'astronauta a lasciare il Corpo militare italiano, né lei ha rilasciato dichiarazioni in merito, tornando subito in Germania dopo la cerimonia di congedo. Motivazioni che, forse, potrebbero essere in parte esposte dalla stessa Aeronautica militare, che pare potrebbe trasmettere un comunicato ufficiale sul colloquio intercorso fra Samantha Cristoforetti e il comandante dello Stormo, al quale avrebbe esposto le sue ragioni. Di sicuro, AstroSam resterà nell'Agenzia spaziale europea, proseguendo la sua attività da astronauta probabilmente con nuove missioni, dopo il suo lungo soggiorno presso la Stazione spaziale internazionale: 199 giorni a cavallo tra il 2014 e il 2015, un'esperienza che l'aveva improvvisamente elevata a personaggio iconico del nuovo secolo del nostro Paese. A ragione vista la sua impressionante carriera sia in ambito scientifico che accademico (due lauree, in ingengeria meccanica aerospaziale e in Scienze aeronautiche), con il grande risultato ottenuto di essere stata una dei sei candidati (su un novero di oltre 8500) a essere selezionati dall'Agenzia spaziale europea nel 2009.