Salvini: “Su Autostrade non cerchiamo vendette”

Passa dal Salone nautico di Genova la giornata del ministro dell'Interno Matteo Salvini, il qual si è recato in visita nel capoluogo ligure parlando di come fosse “giusto esserci”. E, dalla Liguria, il vicepremier ha parlato dei temi caldi dell'attualità politica, primo fra tutti l'urgente nodo sulla ricostruzione del Ponte Morandi, crollato il 14 agosto scorso e in attesa di conoscere quale società sarà incaricata della ricostruzione. Di sicuro non sarà Autostrade, aveva detto Conte nella giornata di ieri e, sulla società, resta ancora in ballo la revoca della concessione: “Genova e l'Italia non cercano vendetta ma giustizia e futuro”, ha detto il vicepremier. E sui lavori: “Abbiamo aperto il portafoglio e il cuore: la priorità è ricostruire il ponte. Ci sarà il commissario e dovrà essere bravo e fortunato a fare tutto. Non vorrei essere nei suoi panni… Chi sarà? Ci sono ipotesi, ma non fatemi dire nulla prima di parlarne con gli enti locali. L'importante – ha detto – è ricostruire il ponte bene, seriamente, velocemente”. Ma non con fretta, “che è cattiva consigliera”. Nel frattempo, invita tutti gli italiani “a venire a Genova al Salone… in treno”.

Decreto a Palazzo Chigi lunedì

Ma dalla Fiera genovese, Salvini ha toccato anche il tema della Manovra, annunciando che “l'Iva non aumenterà, questo governo è stato votato per tagliare le tasse. Stiamo aprendo tutti i cassetti, taglieremo anche le tasse sulla benzina e metteremo mano alla legge Fornero per mandare in pensione chi ne ha diritto”. Al Consiglio dei ministri, il decreto sicurezza arriverà all'inizio della prossima settimana: “A Palazzo Chigi ho preso un gradevolissimo caffè con il presidente del consiglio per limare alcuni passaggi del decreto sicurezza. Finalmente dopo mesi di lavoro lunedì ore 10, tornato Di Maio, tornato Conte, arriverà in Consiglio dei ministri”. E, con l'orizzonte della legge di Bilancio, Salvini tiene a sottolineare che al momento “non c'è nessuna polemica” e questo vale anche per il decreto: “Mi sembra che non ci siano ostacoli nè del Quirinale nè dei 5 Selle”.