Salvini: “Reintrodurre il grembiule”

Abbiamo appena reintrodotto l'educazione civica a scuola e vorrei che tornasse anche il grembiule per evitare che vi sia il bambino con la felpa da 700 euro e quello che ce l'ha di terza mano perché non può permettersela. Ma sento già chi griderà allo scandalo ed evocherà il Duce, ma un Paese migliore si costruisce anche con ordine e disciplina”. Lo ha detto il ministro dell'Interno, Matteo Salvini, stamani durante un breve comizio della Lega a San Giuliano Terme (Pisa). “In Italia – ha aggiunto Salvini – c'è la democrazia ma questo non deve impedire di avere non solo diritti ma anche doveri. Ed è soprattutto sui bambini che dobbiamo investire in educazione per non avere ragazzi che a vent'anni sono solo dei casinisti”. Sono in diminuzione gli istituti scolastici che richiedono l'utilizzo del grembiule in aula. Sull'argomento si era già espresso a novembre scorso il ministro dell’Istruzione, Marco Bussetti, spiegando di ritenere condivisibile l’iniziativa degli istituti che decidono di far indossare l’uniforme per regolamento interno. 

Emergenza scolastica

“Reintrodurre il grembiule nelle scuole è possibile, non mi sembra ci siano problemi particolari nel farlo, certo abbiamo altre priorità, non mi sembra, insomma, una questione fondamentale” è il commento alla proposta del vicepremier da parte del presidente dell'Associazione nazionale presidi (Anp), Antonello Giannelli, sentito da Ansa. “L'emergenza più importante – prosegue il dirigente scolastico – è un'altra: abbiamo solai e controsoffitti delle scuole che andrebbero monitorati, ogni settimana c'è un crollo; a volte si tratta di fatti lievi, a volte cadono interi pezzi di soffitto: è questa una cosa molto urgente su cui intervenire e poi, se costa mettere a posto le situazioni, non costa quasi nulla fare le verifiche. Un monitoraggio andrebbe fatto subito, questa è l'emergenza numero uno. Finora su questo fronte non è stato fatto nulla, non mi è arrivata alcuna segnalazione in tal senso dalle scuole”. “Invece – osserva ancora Giannelli – si pensa a prendere le impronte digitali ai presidi, una misura che costerà 100 milioni di euro e che potrebbero essere dedicati ad altro”.

Educazione civica

Ieri la Camera ha approvato all'unanimità la proposta di legge che reintroduce l'educazione civica come materia obbligatoria nella scuola primaria e secondaria. I voti a favore sono stati 451, nessuno contrario, 3 gli astenuti. La proposta prevede le reintroduzione di 33 ore annuali, il voto in pagella e la valutazione finale. Approvato anche l’emendamento che prevede il superamento di sanzioni disciplinarinote sul registro ed espulsioni per i bambini delle scuole elementari. La proposta di legge passa ora all'esame del Senato per ricevere l’esame definitivo.