Salvini: “Pd e M5s? Nessuna possibilità. Governo Centrodestra o voto”

Domenica si vota in Friuli-Venezia Giulia e, direttamente dal palco di Piazza della Borsa, a Trieste, Matteo Salvini chiude la campagna elettorale del Centrodestra (candidato presidente il leghista Massimiliano Fedriga) e coglie l'occasione per fare il punto della situazione sullo stallo che ancora attanaglia il nuovo esecutivo, di fatto ancora inesistente: “Io sto aspettando che i 5 stelle riprendano il contatto con la realtà e con la volontà popolare. Poi, ci sarà l’ultimo tentativo del Centrodestra per fare un governo”. In caso contrario, spiega, si torna al voto magari con una nuova legge elettorale: “O c'è un governo di Centrodestra o non c'è nessun governo e si torna a votare e vinciamo da soli. Questo lo dico a qualcuno che è arrivato secondo e vuole dettare le regole. E lo dico sottovoce  anche a chi pensa di non escludere di ragionare con Renzi e con il Pd”.

“M5s-Pd? Finirà presto”

Parole emblematiche, riferite a Pd e all'alleato Berlusconi, con il quale Salvini spiega di voler preservare l'accordo che è stato la base della coalizione vincitrice delle politiche del 4 marzo: “Non accadrà: non lascio Silvio Berlusconi”. Chissà che, davvero, le regionali del Friuli-Venezia Giulia non possano dire qualcosa rispetto alle future decisioni del Capo di Stato Mattarella. Salvini si dice a ogni modo certo che l'intesa M5s-Pd sia destinata a non andare oltre il mero tentativo, ribadendo ancora una volta l'invito ai pentastellati a valutare la prospettiva di un governo a trazione Centrodestra: “Tra i 5 stelle e il Partito democratico finirà… Dopo lo spoglio di lunedì si accorgeranno di aver perso sia il Molise che il Friuli Venezia Giulia… e questo potrebbe farli rinsavire”.

Dicendosi sicuro della vita breve dell'asse ipotetico M5s-Pd, Salvini ha ribadito di impegnarsi “ad andare al governo più in fretta possibile”, lanciandosi in un paragone calcistico: “Unica cosa che non posso impegnarmi a garantire è la salvezza dell'Udinese e il Milan in Europa. Ho l'ambizione sciocca e fuori moda di dare agli italiani un governo che rispecchi il loro voto. Prima vengono gli italiani, poi viene il resto del mondo. Mano libera alle forze dell'ordine per fare il loro lavoro. Non sarà facilissimo ma sono convinto che ce la possiamo fare”.