Salvini: “La Libia rappresenta un'opportunità di sviluppo”

La Libia è un Paese amico dell'Italia e il mio impegno sarà massimo per definire una più stretta collaborazione per contrastare l'immigrazione illegale, ma anche per realizzare iniziative comuni in materia economica e culturale”. Lo ha affermato il vicepresidente del Consiglio e ministro dell'Interno Matteo Salvini durante l'incontro a Tripoli con il ministro dell'Interno libico Abdulsalam Ashour, cui ha preso parte anche l'ambasciatore italiano Giuseppe Perrone. Salvini è partito per la Libia stamattina con un volo militare dall'Itali

Il vicepremier italiano ha sottolineato che “questo Paese rappresenta un'opportunità di sviluppo – ha aggiunto Salvini -. Saremo vicini alle autorità libiche anche con i necessari supporti tecnici ed economici per garantire insieme la sicurezza nel Mediterraneo e rafforzare la cooperazione investigativa e più in generale la collaborazione in tema di sicurezza. Aspetto al più presto il ministro Ashour a Roma”, ha concluso Salvini. Il quale precedentemente aveva scritto su Twitter, e lo ha fatto a proposito degli hotspot. Secondo lui dovrebbero stare non in Italia. “Sarebbe problema per noi e per la Libia stessa perché i flussi della morte non verrebbero interrotti. Noi abbiamo proposto centri di accoglienza posti ai confini a Sud della Libia per evitare che anche Tripoli diventi un imbuto, come Italia”. L'idea non è tuttavia piaciuta ai libici. “Rifiutiamo categoricamente” la proposta circolata in ambito europeo di realizzare “campi per migranti in Libia: non è consentito dalla legge libica”, ha detto in modo lapidario il vicepresidente libico Ahmed Maiteeq in una conferenza stampa congiunta a Tripoli con il ministro dell'Interno.