Salvini e Le Pen pronti a sconfiggere “i nemici dell'Europa”

Un tempo Marine Le Pen era il riferimento per i movimenti e i partiti sovranisti europei. Alle elezioni francesi il Front National faceva incetta di voti, a tal punto che la figlia dello storico leader di destra Jean-Marie, così come suo padre qualche anno prima, è arrivata nel 2017 a sfidare l'attuale presidente Emmanuel Macron al ballottaggio. Ma proprio come accadde a suo padre, Marine si vide sbarrare la strada verso l'Eliseo da un asse di forze di centro-destra e centro-sinistra creatosi per impedire che la Francia avesse un presidente sovranista. Ora i ruoli si sono invertiti: il riferimento del sovranismo europeo per molti versi è diventato Matteo Salvini. Il segretario della Lega è vicepremier di un Governo italiano indigesto alle elite di Bruxelles ed è un ministro dell'Interno che ha dimostrato di far seguire alle parole i fatti: con la chiusura dei porti italiani disposta dal Viminale – si vanta Salvini – gli sbarchi di immigrati sulle nostre coste si sono praticamente azzerati.

Le Pen: “A maggio un voto contro la mondializzazione”

Le Pen e Salvini, ovvero il successo degli anni scorsi del sovranismo europeo e l'attualità di questo movimento patriottico e anti-Ue, si sono incontrati oggi a Roma, ad un convegno organizzato dall'Ugl dal titolo “Crescita economica e prospettive sociali in un'Europa delle Nazioni”. “L'Ue ha calpestato i valori della solidarietà: ora siamo in un momento storico. A maggio riusciremo ad arrivare a un'Unione che parta da nuovi valori contro la mondializzazione. E' una lotta che portiamo avanti con Matteo Salvini convinti della necessità di un'alternanza in Europa”, ha detto la Le Pen. Quest'ultima ha fissato poi l'obiettivo di scalzare l'alleanza tra centrodestra e centrosinistra: “Bisogna sostituire l'alleanza Ppe-Pse per introdurre un nostro progetto che vuole radicalmente cambiare il volto di un'Europa che è in difficoltà. Noi siamo contro l'Ue ma non contro l'Europa che anzi vogliamo salvare”

Salvini: “Faremo la rivoluzione del buon senso”

L'incontro con la leader di Rassemblement national (questo il nuovo nome che la Le Pen ha dato al Front National) è stata occasione per Salvini di puntare l'indice verso i suoi nemici giurati in Europa, come aveva già fatto in altre occasioni recenti. “I nemici dell’Europa – ha detto – sono chi è asserragliato nel bunker di Bruxelles: i nemici dell’Europa, dei popoli europei e della loro felicità sono gli Junker e i Moscovici che hanno portato precarietà e paura in Europa e si rifiutano di mollare la poltrona. Stiamo lavorando per restituire un futuro a 500 milioni di cittadini europei, francesi e italiani in primis”. Lo sguardo è dunque proiettato alle elezioni europee della prossima primavera: “Condivido con Le Pen valori, principi, coerenza orgoglio. A fine maggio avremo la rivoluzione del buon senso“.

Salvini: “Speculatori dietro lo spread”

Salvini ha quindi parlato anche dell'esperienza di governo italiano, indicandolo come un modello europeo. A proposito della Manovra che dovrà essere giudicata dall'Ue, ha detto: “Se ci saranno valutazioni economiche oggettive senza pregiudizi… Ma non voglio pensare che a Bruxelles a Berlino siano pronte bocciature per motivi politici e non economici per bloccare governo di cambiamento che può essere modello” in Europa. Le politiche di austerità, ha sostenuto, “hanno impoverito l'Italia, è nostro dovere fare politiche di crescita”. “Mi impegno a dare risposte veloci così come sono veloci a Bruxelles a mandare letterine di richiamo”, aveva esordito nel suo intervento. Il ministro dell'Interno italiano ha inoltre ribadito l'idea secondo cui lo spread sia uno strumento utilizzato artatamente da speculatori. Sottolineando che “il diritto al lavoro e alla pensione viene prima di ogni altra cosa”, compresa “l'evoluzione dei mercati”, Salvini ha chiarito che dietro il rialzo del differenziale Btp-Bund c'è una “manovra finanziaria di speculatori alla vecchia maniera” come “25 anni fa Soros per comprarsi in saldo le aziende” italiane. E ancora, commentando il nuovo aumento dello spread di stamattina: “Se volessi pensare male penserei che coloro che stanno agitando il fantasma dello spread lo fanno perchè un'italia che torna a crescere non è un'Italia pronta a svendere le sua aziende“, ha insistito. Ma “a nome del governo voglio dire che non torneremo indietro”, ha assicurato. “A maggio – ha aggiunto – avremo finalmente qualcuno a Bruxelles che aiuta”.

“L'Europa metta al centro famiglia, vita e dignità del lavoro”

Infine Salvini ha indicato i pilastri su cui dovrà poggiare l'Europa nuova che auspica uscirà dalle urne delle europee di maggio. L’Europa – le sue parole – “torni a mettere al centro i valori della famiglia, della vita, la dignità del lavoro non a 2 euro l’ora, il diritto a mangiare e bere dei frutti della nostra terra e del nostro mare, su agricoltura e pesca battaglieremo a Bruxelles. La lotta alla precarietà, alla disoccupazione, all’infelitcità e alle culle vuolte sono la vera sfida”.