Salvini: “A bordo immigrati illegali, ho la coscienza pulita”

Sono sbarcati nella notte alcuni dei 177 migranti a bordo della nave Diciotti, attraccata ormai da tre giorni interi al porto di Catania. Dallo scafo della Guardia Costiera, al momento, sono scesi solo i minori non accompagnati, autorizzati dal ministro dell'Interno, per gli altri si deciderà nelle prossime ore. A ogni modo, dopo una giornata difficile e di forte stallo sulla questione in attesa di un intervento dell'Unione europea, Salvini ha replicato alle critiche piovute nei suoi confronti confermando la linea dura sull'immigrazione in un'intervista a 'Rtl': “Il mio obiettivo è il 'no way' australiano, e sulla Diciotti sono tutti immigrati illegali”. E sulla sua posizione: “Non temo assolutamente nulla. Ho la coscienza più che a posto. Ieri ho parlato con il presidente Conte, che è persona con cui lavoro benissimo e con cui siamo in perfetta sintonia da due mesi e mezzo”.

Fico: “Lo Stato non rinneghi i principi fondamentali”

Non torna indietro, dunque, il vicepremier. E ribadisce di non temere nemmeno un eventuale intervento del Quirinale, alimentando invece la polemica con il presidente della Camera, Roberto Fico, che nella giornata di ieri aveva caldeggiato lo sbarco dei 177 a bordo della Diciotti: “Con Luigi Di Maio lavoro molto bene. Qualcun altro ha tanto tempo per parlare, penso al presidente della Camera, che ogni tanto dice e fa l'esatto contrario di altri esponenti M5s: è un problema che si risolveranno loro”. Sempre nell'infuocata giornata del 22 agosto, Salvini aveva spiegato la sua versione nel corso di una diretta su Facebook, nella quale aveva risposto anche all'apertura dell'indagine contro ignoti da parte della Procura di Agrigento per sequestro di persona. Anche il presidente della Camera Fico ha replicato all'affondo del vicepremier, parlando di una “buona notizia che il governo abbia deciso di far scendere i minori dalla Diciotti. Per me far il presidente della Camera significa fare sì che lo Stato non rinneghi mai principi fondamentali e dignità umana. Sono stato eletto per questo, rinunciando allo stipendio da presidente”.