Saccomani entra nel board: “Ideale per la presidenza”

Dopo essere stato accostato, al rush finale, alla presidenza di Bankitalia, il nome dell'ex ministro dell'Economia del Governo Letta, Fabrizio Saccomani, entra nel board di Unicredit come “candidato ideale” per ricoprire tale ruolo nel gruppo. L'ex dg della Banca d'Italia è stato cooptato nel cda del gruppo bancario quale amministratore non esecutivo al posto di Fabrizio Palenzona, dimissionario, e svolgerà un ruolo attivo nella definizione della lista dei candidati per il rinnovo dell'organo amministrativo che l'attuale Cda predisporrà in vista dell'Assemblea degli azionisti del 2018. La cooptazione, secondo quanto affermato dal board della banca, è avvenuta all'unanimità e “in considerazione delle esclusive qualità professionali e dell’assoluto standing di Fabrizio Saccomanni”, circostanza che ha spinto “il consiglio di amministrazione a ritenere che lo stesso rappresenta il candidato ideale per la posizione di presidente per il prossimo mandato 2018-2021”.

Vita: “Saccomani, uomo di straordinaria esperienza”

L'attuale presidente, Giuseppe Vita, ha commentato l'ingresso nel board dell'ex ministro dicendosi “onorato di dare il benvenuto a Fabrizio Saccomanni all'interno del nostro consiglio di amministrazione”, elogiandone “la straordinaria esperienza nel settore bancario e una profonda conoscenza del contesto regolamentare europeo, unitamente ad un ampio network di relazioni internazionali di cui la banca potrà beneficiare”. L'auspicato avvicendamento fra Vita e Saccomanni passerà dunque attraverso lo step del Cda (dove resterà fino all'assemblea di aprile, dalla quale verrà probabilmente rivisto lo Statuto), nel quale l'ex dg di Bankitalia entrerà fin da subito in sostituzione del membro dimissionario: “Il signor Palenzona – ha precisato il Gruppo in una nota -, che ha ricoperto un ruolo cruciale nella creazione di Unicredit, si è dimesso da Consigliere proprio per consentire questo ulteriore passaggio nell'ambito del processo di revisione della governance del Gruppo”.

Riprendendo uno dei punti salienti della gestione di Jean-Pierre Mustier, ceo di Unicredit, il Gruppo ha inoltre sottolineato che “Unicredit è impegnata a garantire che la propria governance resti in linea con i migliori standard internazionali anche attraverso la formazione di un consiglio di amministrazione adeguato al proprio stato di unica G-SIFI italiana”.