Rosatellum bis, oggi il voto sulla fiducia. Di Battista: “Atto eversivo”

Il voto di fiducia sui primi due articoli del Rosatellum bis, il testo di legge elettorale a firma del dem Ettore Rosato nonché riforma in versione rivista e corretta della precedente versione, è previsto per oggi alla Camera. Una fiducia approvata dal Governo su esplicita richiesta della maggioranza (Pd e Ap in testa) ma che, allo stesso tempo, aveva provocato reazioni di sdegno e dissenso fra le opposizioni. Particolarmente critica l’ala M5S, con Di Maio a invitare a due giorni di protesta e Di Battista (ieri contestato nel corso della sua arringa di piazza dai Forconi) che, uniformandosi al deputato pentastellato Toninelli, ha parlato di “un atto eversivo”.Per l’esponente grillino, occorre “fare pressione è dovere dei cittadini. Non si scende in piazza solo per contestare la nazionale di calcio quando gioca male”.

Di Battista: “Non cadere in provocazioni”

Per Di Battista, però, “l’importante è non cadere in nessuna provocazione. Portare avanti questa battaglia in modo non violento, come hanno fatto i catalani. Perché essere pacifici non è solo la cosa migliore dal punto di vista etico, ma ci permette di ottenere risultati migliori”. Il nodo della fiducia era stato posto per scongiurare il rischio dei voti segreti (80 e più), dopo che il quartetto di maggioranza aveva vagliato tutte le piste politiche possibili, valutando anche la soluzione del “canguro” (accorpamento e decadimento degli emendamenti). La strada migliore, però, il Pd ha ritenuto che fosse proprio quella della fiducia, proposta alla quale i dem erano giunti dopo una riunione mattutina prima dell’ingresso del testo alla Camera.

Rosatellum, “Mattarella ci pensi”

Un espediente mirato a mettere al riparo il Rosatellum anche dalla mina vagante dei franchi tiratori, con il capogruppo del Pd a Montecitorio, Rosato, a invocare la fiducia a Gentiloni “per salvare l’equilibrio” del testo raggiunto tra maggioranza e opposizione. Non la pensano così, evidentemente, gli oppositori della legge: lo stesso Di Battista, ospite di ‘Circo Massimo’ su Radio Capital, ha spiegato che “solo Mussolini aveva fatto cose simili”, invitando il presidente Mattarella “a pensarci 100, 1000 volte prima di firmare il Rosatellum bis” perché “la democrazia oggi è in pericolo, è a rischio. Il Parlamento viene composto dai rappresentanti del popolo. Con questa legge sarà composto da rappresentanti dei partiti”.