Renzi sbotta: “Basta ricatti. Pronti a votare le riforme da soli”

“Io non mi faccio ricattare e prendere in giro da nessuno”. Le parole di Matteo Renzi sono risuonate durante la riunione con i deputati Pd andata in scena alle 13.30. Un incontro quanto mai necessario dopo gli avvenimenti della scorsa notte con le opposizioni salite sulle barricate per ostacolare il cammino del ddl riforme costituzionali, tra strilla, espulsioni e la rissa finale che ha visto fronteggiarsi parlamentari dem e di Sel. “Abbiamo cercato una mediazione in tutte le sedi. Ora siamo ad un bivio” avrebbe detto il premier ai suoi, aggiungendo che gli avversari stanno “giocando la partita politica della legislatura, invece che entrare nel merito” del testo proposto dalla maggioranza.

Dopo la rottura del patto del Nazareno la partita è quanto mai in salita e il capo del governo ha spiegato che “Il disegno delle opposizioni non è migliorare l’Italia ma rallentare e bloccare noi”. Una strategia che, tuttavia, non scoraggerà Renzi: “Noi andiamo avanti ha detto. C’è un derby tra chi vuole cambiare l’Italia e chi vuole rallentare il cambiamento. Tra i nostri avversari sta avvenendo un gigantesco regolamento di conti”. Nel frattempo Sel, M5s e Lega hanno scelto la strada dell’Aventino e non rientreranno in Aula per protesta.

Da definire ancora la posizione di Forza Italia, con Brunetta che ha convocato il gruppo azzurro per decidere il da farsi. Intanto il premier ha messo le mani avanti: “Se la minaccia è ‘ve la votate da soli’ è un problema loro. Se passa la logica per cui l’ostruzionismo blocca il diritto e dovere della maggioranza di fare le riforme è la fine. Come non mi sono fatto ricattare da Berlusconi per il Colle,non mi faccio ricattare da Grillo sulle riforme”.