RECESSIONE ALLE SPALLE: NEL 2015 PIL ALLO 0,7%

Finisce ufficialmente l’incubo della recessione. Secondo l’Istat nel 2015 il Pil crescerà dello 0,7%, chiudendo la “fase recessiva dell’ultimo triennio”. L’istituto di statistica ricorda che la fase di contrazione del prodotto interno lordo è proseguita anche nel 2014 (-0,4%), anche se con intensità inferiore rispetto al biennio precedente. Le prospettive di breve termine indicano una ripresa dei ritmi produttivi, legata sia all’impulso favorevole delle componenti esogene, come l’evoluzione positiva del ciclo internazionale e il deprezzamento del cambio dell’euro, sia alla ripresa delle componenti di domanda interna, sostenute dal basso livello dei prezzi del settore energetico e dall’atteso miglioramento delle condizioni del credito.

Il prodotto lordo è atteso crescere nel corso dell’anno con una accelerazione nel secondo semestre. L’Istat spiega inoltre che nel 2015 la domanda interna al netto delle scorte contribuirà positivamente per 0,3 punti percentuali, con un apporto pressoché analogo sia della spesa privata per consumo, sia di quella in beni capitali. Il contributo della domanda estera netta è previsto in linea con quello dell’anno precedente (+0,4 punti percentuali), a seguito di una ripresa delle esportazioni più sostenuta rispetto all’incremento delle importazioni. L’apporto delle scorte risulterà nullo.

La crescita inoltre si consoliderà nel 2016 e 2017, aggiunge l’Istituto di statistica, “beneficiando di un quadro internazionale caratterizzato dagli effetti degli interventi di politica monetaria della Banca centrale europea, da un tasso di cambio favorevole e da quotazioni del petrolio che rimarranno sui livelli contenuti seppure in leggero aumento. La ripresa dell’economia italiana, inferiore rispetto alla media dell’area euro, sarà guidata dal miglioramento delle componenti interne di domanda e, ancora nel 2016, da un contributo favorevole di quella estera”.