PROTESTE ANTI MIGRANTI, RIMOSSO IL PREFETTO DI TREVISO

Salta il prefetto di Treviso dopo le proteste dei cittadini contro l’arrivo di 101 migranti andate in scena giovedì. La decisione è stata presa all’esito di un faccia a faccia a Palazzo Chigi tra Matteo Renzi e Angelino Alfano e dovrà essere ratificata dal Consiglio dei ministri. Il responsabile del Viminale, da Bruxelles, ha spiegato che sul fronte dell’immigrazione “dove dovevamo dare come amministrazione la prova di fare il massimo interverremo, per esempio, al prossimo Cdm sostituirò il prefetto di Treviso”.

La notizia era già nell’aria, se è vero che il sindaco Dem del capoluogo della Marca, Giovanni Manildo, sentitosi venerdì al telefono con Renzi, ha confermato di essere stato messo al corrente di questa intenzione. “Noi stiamo facendo un grande sforzo di accoglienza” nei confronti dei migranti, ha sottolineato Alfano al termine del Consiglio Ue affari interni. “Io mi chiedo, rispetto ad alcuni disguidi verificatisi in alcune realtà del Veneto – ha aggiunto il ministro – quanto saremmo stati agevolati dalla partecipazione e cooperazione delle regioni e altri enti locali”.

Il caso di Quinto di Treviso, con le violente proteste dei residenti sabato scorso, spalleggiati da rappresentanti di Forza Nuova, aveva infuocato il clima già caldo in Veneto per le rivolte contro l’accoglienza scattate in altri centri della regione, da Eraclea a Portogruaro, nel veneziano, da Avesa (Verona) a Padova, con la tendopoli dell’ex caserma Prandina. Ma dove la situazione era apparsa sfuggire di mano alle autorità è stato a Quinto. Di fronte al clima incandescente creatosi davanti al residence trevigiano, la prima reazione della Prefettura era stata dura, i profughi – si disse – non potevano “che rimanere dove stanno”. Salvo poi, sotto la pressione dei sindaci trevigiani e del governatore Luca Zaia, decidere due giorni dopo il loro trasferimento nella ex caserma “Serena”, vicino a Casier (Treviso), dove si trovano tuttora. Dal prefetto, finora, nessuna reazione dall’annuncio di Alfano.