Processo a Salvini: il Senato dice no

L'Aula del Senato ha negato l'autorizzazione a procedere per il ministro dell'Interno, Matteo Salvini, sul caso Diciotti, con 237 voti a favore della relazione della Giunta – che chiedeva appunto di negare l'autorizzazione – 61 voti contrari e nessun astenuto. Durante l'intervento in sua difesa, pronunciato dal banco dei senatori, il vicepremier aveva affermato di amare “la patria, i miei figli e il mio lavoro, mi ritengo un ragazzo fortunato. Ringrazio il buon Dio e gli italiani per l'opportunità di svolgere il mio lavoro con orgoglio e comunque votiate continuerò a svolgere il mio lavoro senza paura, altrimenti ne farei un altro”. E ancora, in base al voto: “Quando si mette in dubbio che col mio lavoro abbia abusato della mia carica per qualcosa che ho fatto, faccio e rifarò per difendere i miei figli, mi emoziono. Meno partenze, meno sbarchi e meno morti con noi: qualcuno invece dei porti voleva i cimiteri aperti.Soccorriamo tutti, non sarò mai il ministro che lascia morire una persona nel mare mediterraneo senza muovere un dito”. In un clima pressoché di stasi da parte del M5s, il gruppo pentastellato applaude quando Salvini li ringrazia, richiamandoli comunque alle proprie responsabilità di pari forza di maggioranza: “Il governo ha sviluppato misure e azioni per la lotta al contrasto dell'immigrazione clandestina e ringrazio i colleghi 5 Stelle perché le cose si fanno in due, evidentemente”.

Pd: “M5s si vende alla Lega”

Tra le prime reazioni, si registra quella dell'eudodeputata del Pd Isabella De Monte, secondo cui “Salvini scappa davanti alla giustizia e Di Maio vende l'anima alla Lega: lo scempio è compiuto”. L'esponente Dem osserva quindi che “il M5s ha salvato Salvini dal processo per sequestro di persona e ha impedito l'azione della magistratura”.