Prescrizione, la riforma parte a gennaio

Solo parzialmente fatto l'accordo sulla prescrizione, la norma voluta dai pentastellati che entrerà in vigore a partire dall'1 gennaio, così come sulla normativa per le intercettazioni firmata dall'ex ministro della Giustizia Andrea Orlando, che il prossimo vertice dovrebbe posticipare direttamente a marzo 2020: “Sono molto orgoglioso del fatto che il primo gennaio – ha detto il guardasigilli Alfonso Bonafede – entra in vigore la riforma della prescrizione: tutti sanno quanto ci abbiamo creduto”. Anche sulla prescrizione, tuttavia, parte della maggioranza (Italia Viva) aveva richiesto uno slittamento come per la riforma Orlando: “Dal 7 – ha detto ancora Bonafede – ci metteremo al lavoro per ridurre i tempi dei processi… Ho dato disponibilità a rivederci per accelerare i tempi del processo perché è questo che vogliono tutti i cittadini, tutti gli addetti ai lavori”. A proposito di prescrizione, per quanto riguarda la legge Costa (che mira a cancellare lo stop alla prescrizione dopo il primo grado di giudizio) sarà possibile presentare gli emendamenti fino all'8 gennaio: “Peccato che la riforma entrerà in vigore sette giorni prima – ha commentato il firmatario -, il primo gennaio 2020: a quel punto ci diranno che ormai i buoi sono scappati e non sarà più possibile rimediare”.

Modifiche alla legge Orlando 

Qualche modifica, invece, è stata apportata alla legge varata dall'ex guardasigilli Orlando sulle intercettazioni, con un paio di sostanziali novità: “Il pubblico ministero (e non piu' la polizia giudiziaria, ndr) – ha spiegato Bonafede – torna ad avere la supervisione nella scelta tra intercettazioni rilevanti e non rilevanti; per il difensore ci sarà la possibilità di richiedere una copia solo delle intercettazioni rilevanti. Quelle irrilevanti le potrà ascoltare e se c'è divergenza sulla rilevanza o meno di queste si andrà dal pm”.