Premier e vicepremier, mini-vertice sui cantieri

Si va avanti su investimenti, sblocca cantieri e autonomia”. La riassume così, il vicepremier Matteo Salvini, la cena a tre a Palazzo Chigi con il collega Di Maio e con il premier Giuseppe Conte, avvenuta in un clima sereno per discutere di alcune questioni di una certa urgenza nell'agenda governativa: “Codice degli appalti, parola d'ordine semplificazione, sbloccare opere pubbliche e cantieri, corsia veloce per l'autonomia”. Un appuntamento informale, al termine del quale Salvini si dice “molto soddisfatto”. Già nelle prossime ore, al Consiglio dei ministri dovrebbe esserci la delega di riforma del codice degli appalti, ma l'esito della consultazione di governo sembra tutt'altro che scontata.

Il Country report

La cena fra premier e vicepremier è arrivata al termine di una giornata caratterizzata da un nuovo pronunciamento dell'Unione europea sull'Italia, arrivato con il Country report stilato proprio sul nostro Paese e nel quale vengono notati ancora degli squilibri economici eccessivi, con particolare riferimento al “debito alto e la protratta scarsa produttività implicano rischi con rilevanza transnazionale, in un contesto di alto livello di npl e di disoccupazione. Il debito non scenderà nei prossimi anni, visto che la debole prospettiva macro e gli attuali piani di bilancio del Governo, anche se meno espansivi di prima, implicano un deterioramento dell'avanzo primario”.

La replica di Conte

Analisi contestata dallo stesso presidente del Consiglio, secondo il quale “le scelte di politica economica e sociale possono essere varie. Noi siamo convinti della nostra ricetta – evidenzia – e che ci daranno ragione e siamo convinti di dover evitare l'errore di politiche recessive quando il ciclo economico non è favorevole. Il rapporto dell'Ue contiene stime di crescita che sottovalutano l'impatto delle misure economiche che abbiamo varato e avranno effetti nei mesi a venire”. Per il report Ue, tuttavia, “la manovra 2019 include misure che rovesciano elementi di importanti riforme fatte in precedenza, in particolare sulle pensioni, e non include misure efficaci per aumentare il potenziale di crescita. Nonostante alcuni progressi nel riparare i bilanci delle banche, riforme sul diritto fallimentare e politiche attive del mercato del lavoro, lo slancio delle riforme è ampiamente in stallo nel 2018″.