Post verità, Boldrini annuncia un’indagine parlamentare sulle fake news

“La commissione parlamentare Internet presto avvierà un’indagine conoscitiva sulle fake news, su come nascono e come vengono diffuse in rete”. Lo ha detto Laura Boldrini durante il convegno “#Bastabufale. Impegni concreti” organizzato dalla stessa presidente della Camera nella Sala della Regina di Palazzo Montecitorio.

Nell’incontro, condotto da Geppi Cucciari, hanno discusso del fenomeno anche Valeria Fedeli, ministra dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca; Vincenzo Boccia, presidente di Confindustria; Monica Maggioni, presidente della Rai; Maurizio Costa, presidente della Federazione italiana editori giornali; Richard Allan, Vicepresident public policy Facebook e Paolo Attivissimo, giornalista e “debunker” (cioè “smascheratore” di false notizie). E alla fine Boldrini con il fumettista di Gazebo, Makkox ha premiato le scuole vincitrici del concorso “Bufale in rete: come riconoscerle!” promosso sa Ibsa Foundation e Istituto Pasteur Italia.

Dai quattro tavoli di lavoro sulle fake news, voluti nei mesi scorsi dal Presidente della Camera “sono venute fuori indicazioni chiare – ha spiegato Boldrini -. Bisogna accelerare il processo alfabetizzazione digitale attraverso le scuole e serve una campagna di informazione di massa attraverso tutti i media, tradizionali e digitali per aumentare la consapevolezza sul problema’”. Una maggiore conoscenza, auspicata anche con l’appello #bastabufale che ha lanciato a febbraio: aveva raccolto circa 20 mila firme, “diventate durante l’incontro (trasmesso in streaming, ndr) 35 mila”.

“Non ho mai voluto fare censura – ha ribadito – non può chiamarsi così accendere un riflettore su un fenomeno che danneggia tutti“. Per lei serve “un grande progetto di educazione civica digitale, che a partire dalle scuole, coinvolga ministeri, imprese, mezzi di informazione e social media”. Si parte già nel prossimo anno scolastico con il progetto, realizzato da Miur e Camera dei deputati, di informazione, comunicazione, e sensibilizzazione civica rivolto a tutte le scuole “coinvolgendo gli studenti, vogliamo arrivare a creare un decalogo per riconoscere le false notizie” ha spiegato la ministra Fedeli, che ha annunciato anche un ”aumento delle risorse per l’alfabetizzazione informativa”.

Secondo Boccia “per combattere le fake news non basta l’autoregolamentazione, ma servono regole chiare”. Non intervenire “vuol dire costruire una società di rabbia, rancore, conflitto”. D’accordo con lui Costa, Presidente di Fieg: “Non può bastare un ‘autocontrollo‘, ci deve essere anche un eterocontrollo, la presenza di un organismo indipendente che ci tuteli. Ci sono già due proposte, una del garante dell’antitrust, per la creazione un authority indipendente europea, e l’altra per la creazione di un istituto di autodisciplina con la partecipazione di tutti i soggetti interessati”. Per la presidente della Rai Maggioni un antidoto ai falsi è “tornare a un giornalismo che sia autorevole e credibile grazie ai suoi fondamenti metodologici”, con una rigorosa verifica delle fonti.