Piemonte, il processo “spese pazze” in regione rinviato a gennaio

Il processo per i presunti “rimborsi facili” alla regione Piemonte si farà il 26 gennaio prossimo: la richiesta di archiviazione per 10 imputati è stata respinta ieri, mentre nella prima udienza di oggi è stato fissato il rinvio a giudizio dal giudice Silvia Bersano Begey. Sono stati riuniti, inoltre, i due tronconi dell’inchiesta: quello riguardante l’ex presidente, Roberto Cota, sottoposto a giudizio immediato, e quello contro Michele Giovine e altri 23 ex consiglieri accusati, a vario titolo, di peculato e in alcuni casi anche di truffa.

“Confido che il tribunale sappia cogliere la mia assoluta buona fede rispetto alle circostanze contestate”: ha commentato così Roberto Cota, dopo avere lasciato l’aula del tribunale di Torino, dove oggi si è aperto il processo per le cosiddette “spese pazze”. L’esponente della Lega Nord ha poi precisato di aver chiesto in prima persona il giudizio immediato: “Nei miei confronti – ha spiegato questa mattina l’ex governatore del Piemonte – c’è un’accusa che trovo paradossale. Io sono sereno perché so che il processo andrà a buon fine”.