Piano Junker: il governo chiede 40 miliardi per le infrastrutture

Un pacchetto di 2.200 progetti del valore di 40 miliardi per concorrere ad ottenere i finanziamenti del Piano Juncker: è il progetto inviato dal governo italiano alle istituzioni europee che hanno messo a disposizione un totale di 300 miliardi per i Paesi Ue. Le richieste riguardano opere che vanno della banda larga alla Tav Torino-Lione, dalla ristrutturazione di tunnel e tratti autostradali, agli interventi di messa in sicurezza contro il dissesto idrogeologico.

Nella proposta italiana ci sono 110 progetti infrastrutturali di grandi dimensioni: in parte opere già programmate e, in alcuni casi, già in corso d’opera. I fondi del Piano Junker protrebbero essere essenziali per completane alcune: parte di questi progetti sono interventi di lungo corso. Risorse aggiuntive, saranno chieste infatti per il tunnel del Brennero, la Napoli-Bari, la Messina-Catania, l’alta velocità Brescia-Padova. Una richiesta di finanziamento è stata fatta che per la Ragusa-Catania e per i macrolotti ancora non finanziati della Salerno-Reggio Calabria: potrebbe rientrare nel budget anche la Orte-Mestre.

Un tetto di 9 miliardi è stato stabilito per  finanziare l’iniziativa contro il dissesto idrogeologico che il sottosegretario alla presidenza del consiglio Graziano Delrio e il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti hanno appena presentato. Anche l’aeroporto di Catania rientra nella lista inviata a Bruxelles: inotre, figura un progetto del ministero dell’Istruzione sui “dottorati industriali”. Scaduto il termine di presentazione dei progetti da parte dei vari Stati membri, la Commissione europea e la Banca europea degli investimenti (Bei) dovranno presentare un rapporto conclusivo al prossimo Ecofin del 9 dicembre.