PD SPACCATO, RENZI: “ABBIAMO I NUMERI PER ANDARE AVANTI”

“Un evidente segnale politico”. Così Matteo Renzi ha definito il voto sulla Rai di giovedì che ha mandato sotto il suo governo. Ma questo, ha spiegato il premier al termine del Consiglio dei Ministri, non mette in difficoltà il governo che ha Palazzo Madama ha ancora i numeri per andare avanti. Anche se, ha chiarito mandando un messaggio ai ribelli, l’obiettivo di tutti non dovrebbe essere quello di “passare il tempo a dare messaggi ma quello di cambiare il Paese”. Nessun dubbio, in ogni caso, sul dolo da parte della minoranza Pd: “Sembrerebbe abbastanza strano che il voto di coscienza sulle riforme costituzionali casualmente fosse lo stesso anche su un emendamento della Rai o su un posizionamento congressuale. E’ evidente che una parte del Pd ha voluto approfittare di molte assenze per dare un messaggio”.

Il fastidio per quanto accaduto Renzi non lo ha nascosto: “Credo che le polemiche all’interno del Pd dovrebbero essere gestite dentro il gruppo del Pd e – a meno che non ci siano episodi di voti di coscienza – uno all’interno dell’azione parlamentare dovrebbe fare ciò che viene deciso all’interno del gruppo. Quando noi eravamo minoranza abbiamo fatto questo”. Detto questo, “se qualcun altro vuol fare in un altro modo se ne assuma le responsabilità, lo dica. Però i numeri ci sono lo stesso: certo, ieri mancavano novanta senatori, era in corso la direzione Ncd, il governo era tutto fuori dall’aula… Andiamo avanti più convinti e più decisi di prima. Qui c’è un patto che noi abbiamo con gli italiani”. Nessun riferimento a possibili elezioni anticipate, a causa delle fibrillazioni del Pd. Anzi, in pubblico Renzi – parlando dei nuovi vertici Rai che verranno nominati a breve, ha ribadito che si voterà “a febbraio” del 2018: “Siccome le elezioni ci saranno a febbraio (2018, ndr), sarà il nuovo Parlamento a varare il nuovo Cda”.