Pd e FI, mozione di sfiducia contro Toninelli

Finisce nel mirino delle opposizioni il minsistro delle Infrastrutture, Danilo Toninelli, per il quale i gruppi al Senato di Pd e Forza Italia hanno presentato una mozione di sfiducia, decisione presa praticamente in contemporanea con la conclusione del vertice politico a Palazzo Chigi fra il premier Giuseppe Conte e i suoi due vice, Luigi Di Maio e Matteo Salvini, con la partecipazione peraltro dello stesso Toninelli. L'unica richiesta di dimissioni, al momento, arriva dai dem, mentre Fratelli d'Italia non la presenterà ma pare abbia intenzione di votarla. Secondo quanto scritto nel testo dei senatori democratici, “Toninelli avrebbe spudoratamente mentito al Parlamento e al Paese nonchè al governo francese e all'Unione europea, sottoponendo all'attenzione di tutti un'analisi costi/benefici palesemente infondata e ora oggetto di 'aggiustamenti' da parte del presidente del Consiglio”.

Richiesta di dimissioni

Al centro del dibattito politico, dunque, resta il tema Tav, del quale si è discusso nel suddetto vertice di Palazzo Chigi, al termine del quale Conte ha escluso categoricamente crisi nella maggioranza (“Rispetto le posizioni della Lega e del M5s ma sarò garante che queste posizioni pregiudiziali non pesino sul tavolo. Partiremo dall'analisi costi-benefici”), mentre Salvini si è detto “contento” dell'esito dello stesso. La conferenza dei capigruppo, però, pare abbia già deciso di discutere le mozioni dem e FI il prossimo 21 marzo. E' proprio nel testo democratico che si impegna il ministro “a rassegnare immediatamente le dimissioni” perché il suo comportamento sarebbe “del tutto incompatibile con il ruolo ricoperto”. Posizione sottoscritta anche dal segretario del Senato Francesco Giro (Forza Italia): “Il ministro Toninelli si dimetta prima. Casomai può lasciare il suo Ministero a bordo dell'auto elettrica bianca che sfoggia, ormai parodia di sé stesso, in un ridicolo spot sui social. Toninelli verrà ricordato come il peggiore ministro della Repubblica italiana, un miscuglio di incapacità, improvvisazione e dabbenaggine. Vada subito via! Un Ministro inutile”.