Maturità 2017, svelate le materie della seconda prova: latino al Classico, matematica allo Scientifico

Sono state ufficialmente annunciate le materie della seconda prova dell’esame di maturità 2017, che si svolgerà a partire dal 21 giugno prossimo con la comune prova di italiano. L’annuncio è stato dato direttamente dalla ministra dell’Istruzione, Valeria Fedeli, attraverso un video diffuso sulla pagina Facebook del Ministero. Attraverso il filmato, sono state rese note alcune tra le principali materie scelte dal Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca: per quanto riguarda i licei, prova di latino per il Liceo classico, matematica per lo scientifico (scampato, perciò, lo “spauracchio” di fisica) e lingua straniera numero 1 (solitamente l’inglese) per il linguistico; per gli istituti tecnici ci sarà economia aziendale per l’indirizzo Amministrazione, finanza e marketing, e topografia per l’indirizzo Costruzioni, ambiente e territorio; per gli istituti professionali sarà prevista la prova di Tecniche professionali dei servizi commerciali per l’indirizzo Servizi commerciali. “Come ogni anno – ha spiegato la ministra – la scelta delle materie ha tenuto conto del percorso scolastico che è stato affrontato”. L’elenco completo, è disponibile sulla pagina ufficiale del Miur.

Fedeli: “Esami non saranno più facili”

La seconda prova verrà affrontata il 22 giugno, con una commissione interna (contrariamente alla prova del tema): “Sono sicura che con impegno e dedizione e con la guida sapiente delle vostre e dei vostri docenti, affronterete questa prova nel migliore dei modi possibili. Vi invito a studiare e a consolidare la vostra preparazione”. Nei giorni scorsi, era stato delineato il nuovo profilo degli esami di maturità italiani, in vigore a partire dal 2018. Modifiche sulle quali si è espressa la stessa Valeria Fedeli: “L’esame di maturità non sarà più facile. Certo, si sono ridotte a due le prove, ma la seconda potrà essere multidisciplinare. L’esame sarà così più semplice nelle modalità, ma questo non vuol dire più facile”.

Dall’ammissione con la media del “6”, all’introduzione della prova Invalsi, le riforme apportate agli esami hanno segnato un netto cambiamento rispetto al passato, a cominciare dalla modalità d’accesso: “Quello che mi pare importante è il processo di valutazione che cambierà nell’approccio. Dando maggior peso al percorso dell’ultimo triennio e stimolando gli insegnanti a esprimere una valutazione complessiva su ciascuna alunna e ciascuno alunno”.