Mattarella: “Riaffermare
la lotta alle mafie”

Il 23 maggio è una data che non si può dimenticare, viene ricordata ogni anno la data del vile attentato di Capaci. Da allora si è sviluppato un movimento di reazione civile prezioso e importante contro la mafia che ha ottenuto risultati importanti ma che richiede ulteriori impegni“. Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, al porto di Civitavecchia, durante la cerimonia di apertura delle celebrazioni del XXVI anniversario delle stragi di Capaci e di via D'Amelio, al porto di Civitavecchia, da dove alle 18.30 è partita la Nave della Legalità che domani raggiungerà Palermo.

Testimonianza

La presenza della mafia, ha detto, “ostacola lo sviluppo economico, frena le possibilità di lavoro, condiziona possibilità di vita sociale, riduce la libertà di ciascuno, per questo è importante la testimonianza che voi ragazzi state portando oggi”.

Angeli della libertà

Il capo dello Stato ha voluto ricordare i componenti delle due scorte dei magistrati che furono anche esse travolte dall'esplosione delle cariche piazzate dalla mafia il 23 maggio e il 19 luglio 1992, e ne ha fatto i nomi, uno per uno. “Falcone e Borsellino “erano legati tra loro dall'impegno per la giustizia e dalla modernità di metodi di lavoro, dai valori e dall'amicizia personale: insieme a loro e a Francesca Morvillo ricordiamo anche i loro angeli custodi, gli uomini della scorta. Quei ragazzi hanno tutelato, difeso, garantito la vostra libertà di crescita, il vostro futuro. Li ricordiamo quindi con riconoscenza e affetto, ringraziando i loro familiari”. La solidarietà, ha proseguito il Capo dello Stato, “si deve trasformare in impegno, come quello che state mettendo voi con questa traversata. L'impegno contro le mafie deve riguardare tutti: l'intera comunità nazionale, non solo le forze dell'ordine e la magistratura. La vostra presenza – rappresenta tutti noi: buona traversata ragazzi”.