Mattarella firma la nomina: Visco confermato governatore

Per la chiusura ufficiale mancava ancora il sigillo del Presidente della Repubblica ma, dopo l’ok arrivato dal Consiglio dei ministri alla candidatura di Ignazio Visco, la vicenda Bankitalia stava già volgendo al termine, non mancando di lasciare più di qualche strascico tra Governo e Partito democratico. Infine, dopo la richiesta formale del premier Gentiloni, è arrivato anche l’atteso decreto del Capo di Stato Mattarella che ha così chiuso la più spinosa vicenda politica delle ultime settimane, quasi al pari del Rosatellum bis. La battaglia degli ultimi giorni intercorsa fra Renzi e Gentiloni sulla conferma del governatore uscente, infatti, aveva visto il netto schieramento dell’ex premier (con tanto di mozione di sfiducia) contro un Visco-bis, posizione che ha via via alimentato la bagarre politica attorno al futuro governatorato di Palazzo Koch. Poco prima di incassare l’approvazione del Consiglio dei ministri (alla cui seduta erano presenti in 13, con assenza dei ‘renziani’ Martina, Lotti, Delrio e Boschi, gli ultimi due per motivi di salute), la candidatura dell’attuale direttore ha ottenuto anche quella del Consiglio superiore di Bankitalia.

L’ok a Visco

Con la conferma definitiva (tramite decreto) da parte di Sergio Mattarella, al quale Gentiloni aveva formalizzato la richiesta di approvazione, si delina all’orizzonte quello scenario fortemente avversato fino all’ultimo da Matteo Renzi, restio alla riproposizione di Visco a fronte di quelli che, a suo giudizio, sono stati “sei anni disastrosi per Bankitalia”. Una visione ribadita più volte, confermando però a più riprese l’immutabilità del rapporto con Gentiloni nonostante le evidenti divergenze sull’argomento. Preso atto della conferma della nomina, il segretario dem ha ripetuto di “non condividere la scelta” ma di “rispettare il presidente del Consiglio e le sue funzioni”.

Insomma, lo spinoso caso legato al futuro di Bankitalia è scemato chiudendosi come, a conti fatti, era prevedibile. La tardiva candidatura dell’ex direttore Saccomani era stata una suggestione, la mozione del Pd aveva rimescolato le carte in tavola ma, a ben vedere, la sensazione di un esito diverso c’è stata solo in parte. Renzi aveva chiaramente dichiarato di essere contrario alla figura di Visco ma, allo stesso tempo, ha confermato di “avere ancora tante battaglie da fare assieme a Gentiloni”.