Mattarella: “Evitare lo spopolamento dei territori”

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Assicurare una buona qualità della vita nei centri di minori dimensioni vuol dire combattere le diseconomie tipiche delle aree urbane affollate e proporsi un modello di vita sostenibile”. Lo scrive il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel messaggio inviato al presidente dell’Anci, Antonio Decaro, in occasione della XVIII Conferenza nazionale Piccoli Comuni che si svolge oggi a Viverone (Bi).

Il messaggio

“La nostra Penisola è ricca di centri abitati grandi e piccoli, ciascuno dei quali esprime la cultura delle popolazioni che li hanno fondati, è specchio della industriosità dei suoi abitanti, passati e presenti, testimonia le virtù civiche proprie alla comunità attraverso le istituzioni comunali che li amministrano”, esordisce nel messaggio il Capo di Stato.

“Si tratta – prosegue – di una rete preziosa che contribuisce a far crescere e tutelare i territori del nostro Paese e i suoi abitanti. La legge sui piccoli Comuni, approvata nella scorsa legislatura da una larga maggioranza parlamentare, ha consentito di compiere un passo significativo in direzione di un riconoscimento pieno dei diritti di cittadinanza anche per i cittadini dei centri demograficamente minori. Ora, anche grazie al contributo di idee e di esperienze di tanti sindaci, è necessario andare avanti con progetti di riqualificazione dei centri storici, di coordinamento e potenziamento dei servizi per i cittadini, di investimento sulle innovazioni tecnologiche e la cura dell’ambiente, di promozione del turismo e delle economie locali”.

“Tutti i livelli di governo sono chiamati a fare la loro parte. Nei piccoli Comuni vive una parte consistente della nostra popolazione. Occorre evitare lo spopolamento e il depauperamento dei territori, fenomeni forieri di disgregazione e dissesto: è questa una condizione di coesione sociale, oltre che di tutela dell’integrità dei nostri territori. L’abbandono delle periferie provoca rovina anche dell’ambiente circostante, mentre la riqualificazione e il rilancio portano invece una crescita di valore e di opportunità in un territorio più ampio”.

“Opportunamente al centro del dibattito della vostra conferenza nazionale – evidenzia Mattarella – vi è il tema di come trasformare aree marginali in 'smart land'. Si tratta di realizzare, verso l’obiettivo di una società sostenibile, reti di mobilità, comunicazione, istruzione e ricerca, sempre più efficienti, per poter fornire servizi di qualità a tutti i concittadini, senza negative conseguenze per chi scelga di vivere nelle aree interne del Paese”.

“Unità vera e inclusività sono beni comuni da perseguire con tenacia, con creatività, con capacità innovativa. Giustamente, nei vostri lavori, intendete porre questi obiettivi di sviluppo anche all’Unione Europea, predisponendoci ad utilizzare al meglio le politiche e le risorse che l’Europa già rende disponibili. Certo che anche questa Conferenza sarà occasione di crescita per le singole amministrazioni comunali come per le loro formule aggregative, esprimo a tutti i sindaci presenti il più cordiale augurio di buon lavoro”, conclude il Presidente della Rapubblica.

Piccoli comuni: i dati

I comuni con meno di 5.000 abitanti – definiti pertanto “piccoli – sono, secondo le ultime statistiche dell'Istat, 5.543 e rappresentano il 69,69% del numero totale dei comuni italiani. Il Piemonte è la regione che ha il maggior numero di piccoli comuni. Ne conta 1.062, cioè il 19,16% del totale nazionale, seguita a ruota dalla Lombardia  (1.047, 18.89%). In coda alla classifica troviamo l'Umbria (61 centri, 1.1%) e Valle d'Aosta (73, 1.32%).

La Lombardia è la regione italiana con la maggiore popolazione residente in piccoli comuni, contando 2.082.852 abitanti, pari al 20,96% del totale nazionale. La regione che ne conta meno è la Valle d'Aosta: con 92.120 abitanti che equivalgono allo 0.93% del totale. Seguono l'Umbria (130.580, 1.31%) e Molise (147.825, 1.49%).