Marchionne è morto

L'ex ad di Fca, Sergio Marchionne, è morto. Il manager italo-canadese si è spento nella clinica di Zurigo dove era ricoverato in terapia intensiva. Per le complicazioni legate a un intervento alla spalla le sue condizioni erano rapidamente peggiorate, costringendolo ad abbandonare le guida dell'azienda che era riuscita a risollevare dalla crisi, rilanciandola nel panorama internazionale.  

Un abruzzese in Fiat

Nato di Chieti il 17 giugno del 1952 era cresciuto in Canada ed era residente in Svizzera. Laureato in filosofia all'Università di Toronto (Canada), il manager successivamente aveva completato gli studi in legge alla Osgoode Hall Law School of York University (con il massimo dei voti) e aveva ottenuto anche un master in business administration (Mba) presso l'University of Windsor. Era entrato nel consiglio di amministrazione di Fiat nel 2003 e il primo giugno 2004, dopo la morte di Umberto Agnelli, era stato nominato amministratore delegato del gruppo torinese al posto di Giuseppe Morchio. Incarico che avrebbe dovuto lasciare il prossimo anno, con l'assemblea dei soci chiamata ad approvare i conti del 2018. Sotto la sua guida l'azienda del Lingotto è profondamente mutata, passando da un momento importante di incertezza, con scenari che andavano dalla cessione ad altri gruppi fino al possibile fallimento, fino a diventare quello che è oggi: uno dei principali leader del comparto automobilistico internazionale.

La nascita di Fca

Un ruolo che si è ritagliato soprattutto con l'acquisto a inizio 2009 del 35% di Chrysler, senza spendere neanche un euro in contanti, il vero e proprio capolavoro finanziario e industriale del manager italo-canadese. A maggio del 2009 Marchionne annunciò che avrebbe assunto anche la carica di Ceo di Chrysler. Successivamente, attraverso vari passaggi, la quota nell'azienda Usa è cresciuta progressivamente fino a raggiungere il 100% nel 2014. Nell'agosto dello stesso anno nasce ufficialmente Fiat Chrysler Automobiles, sintetizzato nell'acronimo Fca, che significa il settimo produttore mondiale di auto, con in pancia marchi del calibro di Ferrari, Alfa Romeo, Jeep, Ram, Dodge. Il via libera arriva formale a Fca fu sancito dall'ultima assemblea straordinaria degli azionisti tenutasi a Torino. Le successive si svolsero, infatti, ad Amsterdam, in Olanda, dove nel frattempo venne  trasferita la sede legale, mentre il domicilio fiscale fu eletto nel Regno Unito. Dal 13 ottobre 2014, inoltre, Sergio Marchionne ricopriva la carica di presidente di Ferrari: il cavallino rampante che venne scorporato dalla casa madre e quotata a Piazza Affari e Wall Street per “esprimerne al massimo il valore e potenziale sul mercato“. Indebolito dalla malattia è apparso in pubblico per l'ultima volta lo scorso 26 giugno a Roma, per consegnare ai carabinieri della Jeep Wrangler.