Manovra, braccio di ferro sulle microtasse

Logo Interris - Manovra, braccio di ferro sulle microtasse
Logo INTERRIS in sostituzione per l'articolo: Manovra, braccio di ferro sulle microtasse

Resta impantanata sullo stesso punto di prima la discussione sulla Manovra, con il vertice a Palazzo Chigi sospeso senza che si fosse riusciti a trovare una quadra. Sugar e plastic tax restano i nodi insoluti, con Italia Viva che preme per depennarle senza concedere qualche metro nemmeno sul punto delle microtasse. Una riunione iniziata male, con la questione coperture che ha frenato l'inizio del vertice, e finita (per il momento) peggio, con il partito di Matteo Renzi che non ha intenzione di retrocedere sull e tasse su plastica e bevande zuccherate, chiedendo che circa 400 milioni di risorse vengano investiti per sopprimerle. L'obiettivo del governo è trovare un'intesa in tempi brevi: la soluzione più fattibile sembra essere il mini-rinvio (metà del prossimo anno per la plastic tax), nonostante qualche passo in avanti sulle auto aziendali (ridotta a 16 milioni) e l'appello di Conte a qualche sforzo in più per abbassare le tasse.

Scontro Iv-Pd

Al momento, dunque, in bilico resta anche l'approdo del testo in Aula lunedì prossimo. E arriva inevitabile la frizione fra le forze di maggioranza, con il Partito democratico che punge Italia Viva accusandola di frenare la Manovra: “Italia Viva ai lavoratori italiani preferisce le multinazionali delle bibite gassate, come la Coca Cola. Non vuole diminuire le tasse sul lavoro, ma pensa solo a togliere la sugar tax, per favorire società per azioni che non hanno sede neanche in Italia. È solo grazie al Pd che sono stati salvati gli italiani dai 23 miliardi della Salvini Tax e che si mette in campo il taglio delle tasse ai lavoratori da oltre 3 miliardi”. Sulle ragioni di Italia Viva interviene via Twitter il ministro dell'Agricoltura, Teresa Bellanova, presente al tavolo delle trattative: “Plastic tax e Sugar tax determineranno un disastro occupazionale. Ora al lavoro per trovare un accordo che dica no a microbalzelli e sì al lavoro”.

In aggiornamento