Mafia Capitale, Boschi: “Non ci sono gli estremi per commissariare Roma”

Il primo cittadino di Roma Ignazio Marino intervenendo alla ‘Factory365’, la convention dei giovani democratici, riferendosi all’indagine su ‘Mafia Capitale’ ha affermato: “Io mi rifiuto di avvalorare l’idea che Roma sia una città di mafiosi. Prima c’era la Roma ladrona ora la Roma mafiosa. La stragrande maggioranza dei romani sono persone perbene e in questo momento soffrono per la crisi economica e la mancanza di lavoro”.

Sull’invito da parte di Berlusconi a dimettersi, il sindaco risponde: “Ha mai sentito parlare del leader di Forza Italia? In questo momento sta scontando una pena ed è il presidente del Consiglio che si rifiutò di procedere allo scioglimento del comune di Fondi per mafia. Le sembra che questo sia il pulpito da cui devo ascoltare delle prediche?”. Intanto il prefetto Giuseppe Pecoraro ha fatto sapere che “potrebbero esserci tre ipotesi, dopo la valutazione delle carte dell’inchiesta: o un accesso agli atti, o lo scioglimento o una terza via che prevede di non intervenire essendo in corso l’attività giudiziaria”.

Mentre il ministro Maria Elena Boschi, ospite dell’Intervista di Maria Latella ha detto che non ci sono gli estremi per commissariare la città: “E’ giusto individuare le responsabilità ma attenzione a tirare in mezzo il Comune di Roma, per arrivare al commissariamento ci vogliono estremi di legge precisi. Marino deve restare e governare bene”. “Bisogna fare processi presto senza sconti a nessuno – ha continuato la Boschi – ma non bisogna fare di tutta l’erba un fascio perché non tutti hanno rubato. E’ giusto che escano nomi e cognomi e si individuano responsabilità specifiche ma il Pd è intervenuto subito, gli altri non mi pare che stiano facendo pulizia”.