Madia “Niente risorse”. Blocco dei contratti per gli statali fino al 2016

Doccia fredda sugli statali. Anche nel 2015 proseguirà il blocco dei contratti. “In questo momento di crisi le risorse per sbloccarli a tutti non ci sono”, ha detto il ministro della Pubblica Amministrazione, Marianna Madia a margine dei lavori della commissione Affari costituzionali del Senato sul ddl delega P.A. Ora, aggiunge, “prima di tutto” guardiamo “a chi ha più bisogno”, quindi “confermiamo gli 80 euro, che vanno anche ai lavoratori pubblici”.

“I contratti sono bloccati da quando è iniziata la crisi – ha spiegato la Madia – tutti insieme, governo e parti sociali, adesso dobbiamo portare il Paese fuori dalla crisi. I dati dell’economia li abbiamo visti, in una situazione del genere la cosa importante è l’alleanza con chi ha più bisogno”.

Intanto insorgono i sindacati. Se il blocco dei contratti venisse esteso fino al 2016 i dipendenti pubblici perderanno in media 4.800 euro, 600 dei quali nel prossimo anno. E’ quanto calcola il responsabile dei Settori pubblici della Cgil, Michele Gentile, commentando l’annuncio del ministro della Pubblica amministrazione. “Se il Governo Renzi pensa di umiliare ulteriormente i dipendenti pubblici, la nostra risposta non potrà essere che la mobilitazione”, così Rossana Dettori, segretario generale Fp-Cgil, che giudica “intollerabile” la “prosecuzione del blocco della contrattazione”. E “senza un passo indietro del governo”, avverte, “torneremo nelle piazze”.

Interviene anche il segretario generale della Fiom, Maurizio Landini, secondo il quale un nuovo blocco della contrattazione nel pubblico impiego vorrebbe dire che “i contratti nazionali non esistono più”.

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