Macron tende la mano all'Italia

Alla fine l'intervista in prima serata di domenica sera su Raiuno c'è stata. Il presidente francese Emmanuel Macron è stato ospite alla trasmissione “Che tempo che fa” dall'Eliseo ed è stato intervistato da Fabio Fazio: occasione per dirimere le polemiche scatenatesi nelle scorse settimane sui vari botta e risposta Italia-Francia in merito a più di una questione.

L'invito in Francia a Mattarella

“C'è stato un malinteso – spiega subito Macron – ci sono state alcune affermazioni eccessive, ma queste peripezie non sono gravi, bisogna andare oltre. E' questo di cui ho parlato con il presidente Mattarella, e per questo l'ho invitato in Francia”. Per quando? “Saremo insieme io e Mattarella per il cinquecentesimo anniversario della morte di Leonardo, il 2 maggio”, ha aggiunto Macron. 

No ai nazionalismi

“La paura dell'apertura può portare alla chiusura. La risposta non sia l'Europa dei nazionalismi – ha aggiunto Macron -: nessun Paese, nè l'Italia nè la Francia, potrà risolvere i propri problemi ripiegandosi su se stessi, ma insieme agli altri”. Il presidente francese ha espresso, quindi, rammarico “per la collera che riparte, i vecchi odi, il razzismo, l'antisemitismo. Sono il sintomo del malessere della nostra civiltà – ha evidenziato -, di fondo è l'odio verso l'altro. Ma se non rispettiamo l'altro le nostre società muoiono. Dobbiamo lottare e prevenire le cause” di questo odio