“Macron ha paragonato il Governo italiano alla lebbra”

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Un nuovo duro scambio di accuse sorvola le Alpi. Da un lato l'Italia, con il vicepresidente del Consiglio Luigi Di Maio che firma nero su bianco una lettera, apparsa sul blog dei 5Stelle, di sostegno ai gilet gialli. Dall'altra la Francia, che invita i rappresentanti di Palazzo Chigi ad occuparsi degli affari interni. E la polemica non finisce qui.

Il sostegno italiano ai gilet gialli

“Gilet gialli, non mollate!”: questo l'incipit dell'articolo di sostegno ai manifestanti francesi uscito sul blog del M5s a firma di Di Maio. “Il MoVimento 5 Stelle – assicura – è pronto a darvi il sostegno di cui avete bisogno. Come voi, anche noi condanniamo con forza chi ha causato violenze durante le manifestazioni, ma sappiamo bene che il vostro movimento è pacifico”. Quindi l'offerta di mettere a loro disposizione alcuni strumenti della piattaforma Rousseau. Poco dopo, arriva anche il tweet anti-Macron dell'alleato leghista Matteo Salvini: “Sostegno ai cittadini perbene che protestano contro un presidente che governa contro il suo popolo ma assoluta, ferma e totale condanna di ogni episodio di violenza che non serve a nessuno”.

La reazione di Parigi e il nuovo affondo di Di Maio

A Parigi non è affatto andato giù l'appoggio dei vicepremier italiani ai dissidenti. “La Francia si guarda bene dal dare lezioni all'Italia. Salvini e Di Maio imparino a fare pulizia in casa loro”, è il secco commento via Twitter della ministra per gli Affari europei Nathalie Loiseau. Polemica chiusa? Nient'affatto. Di Maio ha risposto per le rime alla ministra Loiseau sostenendo che “forse si dimentica di quando il suo presidente, Macron, parlando del nostro Governo ci aveva paragonato alla lebbra”. E Di Maio ricorda le sue parole: “li vedete crescere come una lebbra, un po' ovunque in Europa, in Paesi in cui credevamo fosse impossibile vederli riapparire”. Dunque il leader pentastellato aggiunge: “Il popolo francese chiede il cambiamento e un maggiore ascolto delle loro esigenze. Non posso non condividere questi desideri, nè penso di dire nulla di offensivo verso i cittadini francesi”. “Quanta ipocrisia”, aggiunge, “è chiaro che qualcosa deve cambiare. Come ad esempio è ora di smettere di impoverire l'Africa con politiche colonialiste, che causano ondate migratorie verso l'Europa e che l'Italia si è trovata più volte a dover affrontare da sola”. Il sostegno di Roma non è stato ancora commentato dai gilet gialli, né dalla sua componente moderata (che ieri ha annunciato la discesa in politica) né da quella radicale.