Siena sintonia sui programmi ma trattative ancora in corso: nel clima generale di parziale ottimismo prosegue il lavoro di Luigi Di Maio e Matteo Salvini al tavolo del confronto per la creazione di un nuovo esecutivo. Nonostante le dichiarazioni, però, qualche dubbio ancora resta e, in modo abbastanza netto, si incentra sulla figura del prossimo premier: secondo quanto filtrato finora, non dovrebbe essere né l'uno né l'altro in quanto, stando alle parole di Vincenzo Spadafora (M5s) a 'Porta a porta', “è molto probabile un nome terzo che rappresenti quello che si scrive nel contratto di governo”. Ma non solo: l'esponente pentastellato ha azzardato anche qualche rpevisione, spiegando che la squadra di ministri sarà “snella” (non più di 20 guardasigilli) e che il giuramento verrà fatto “entro la fine della prossima settimana”. Un team governativo del quale potrebbero far parte gli stessi Di Maio e Salvini.
L'incontro
Significativi passi in avanti” sono stati compiuti sulla “composizione dell'esecutivo” e sulla scelta del premier. Lo si legge nella nota congiunta diffusa da Luigi Di Maio e Matteo Salvini all'esito dell'incontro andato in scena tra i due questa mattina. Il tutto avviene “nell'ottica di una costruttiva collaborazione tra le parti con l'obiettivo di definire tutto in tempi brevi per dare una risposta e un governo politico al Paese”. Durante l'incontro, tenutosi alla Camera alla presenza anche di Vincenzo Spadafora e Giancarlo Giorgetti, si è registrato “un clima positivo per definire il programma e le priorità del governo”. I due leader hanno poi chiesto altro tempo a Mattarella, almeno sino a domenica. Ciò significa che la fumata bianca potrebbe arrivare lunedì. E' in corso in questi muniti la riunione tecnica per la stesura del contratto di governo.
Contratto di governo
“Con Salvini conveniamo sul fatto che si debba iniziare a parlare di temi e di soluzioni per gli italiani – ha detto Di Maio in un video postato su Facebook – parlamentari e tecnici del Movimento 5 Stelle e della Lega si riuniranno per cominciare finalmente a scrivere il contratto di governo. Il nostro biettivo è quello”.
