L'omaggio di Mattarella a Moro

Sulle note del silenzio il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha deposto una corona di rose bianche in via Caetani, dove 40 anni fa, all'interno di una Renault 4 rossa, le Br fecero ritrovare il cadavere di Aldo Moro, “giustiziato” poche ore prima.

Commemorazione

E' stata una cerimonia breve, cui hanno partecipato diversi esponenti della politica e delle istituzioni. Oltre al capo dello Stato (andato via dopo l'omaggio senza rilasciare dichiarazione) c'erano il presidente della Camera, Roberto Fico, il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, la sindaca di Roma, Virginia Raggi, una delegazione del Partito democratico (guidata dal segretario reggente Maurizio Martina e dai capigruppo del Senato, Andrea Marcucci, e della Camera, Graziano Delrio), il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, e l'ex segretario del Partito Popolare Pierluigi Castagnetti.

Ricordo

“Quaranta anni fa le BR lasciavano in via Caetani il cadavere di Aldo Moro. L'Italia rende omaggio alla memoria di un vero statista. La sua visione politica e culturale ha segnato il nostro Novecento. La sua uccisione pesa sulla coscienza della Repubblica” ha twittato Gentiloni. “Della morte di Moro non si può parlare senza emozione né si può parlarne al passato. Quella morte pesa ancora. #9maggio #9Maggio1978″ è stato invece il pensiero di Pierluigi Bersani, espresso anch'esso via Twitter. Anche il sindaco di Taranto, città nella quale l'ex presidente della Dc trascorse gli anni della gioventù, ha ricordato la figura di Moro. “Il 9 maggio – ha detto – ricorre il 40esimo anniversario della morte del professor Aldo Moro. I giorni della sua prigionia, studiandole sui libri di storia, appaiono come tra i più bui della nostra Repubblica. E' ricordato, certo, come uno degli ultimi statisti, il Professor Moro, ma il mio vuole essere il tributo al Professore, allo studioso prima ancora che al politico. L'Italia tutta ha nel cuore il ricordo di quell'uomo mite e deciso, integro e delicato. Una figura che mi ha sempre affascinato per il garbo con cui ha affrontato una delle peggiori prove che la vita possa riservare a chi ha messo la propria esistenza al servizio dello Stato. Taranto ha avuto l'onore di ospitarlo fra i banchi dello storico e prestigioso liceo 'Archita'. Ai cittadini, e agli studenti in particolare, suggerisco di approfondire questa storica figura dalla quale e' facile scorgere una lezione di moralità, di etica, di dignità e di integrità che ci ha lasciato”.