Lo spread scende, fiducia nella manovra

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I mercati guardano con fiducia all'Italia. Lo testimonia il fatto che lo spread tra Btp e Bund è in deciso calo. Evidentemente nei gangli dell'alta finanza si confida sul fatto che le trattative in corso dentro la maggioranza di governo per definire il livello di deficit nella Manovra di bilancio potrebbero far scaturire un accordo sotto la soglia del 2%. Lo spread ha aperto oggi a 235 punti contro i 244 toccati alla chiusura di ieri, lunedì 24 settembre 2018, ed è poi sceso ulteriormente. Positiva Piazza Affari, arrivata fino a toccare il +1%, maglia rosa d'Europa. Tra i titoli principali di Piazza Affari, molto bene Leonardo (+3,6%) dopo la commessa negli Usa, in crescita le banche (Unicredit +2%, Intesa +1,3%), con Tim passata in territorio positivo (+0,8%) dopo una partenza lenta.

La trattativa a Palazzo Chigi

 

Al momento c'è dunque un idillio tra mercati e governo italiano. Ma la trattativa in seno all'esecutivo non è ancora chiusa, con il ministro dell'Economia Giovanni Tria che sta cercando di non andare oltre l'1,6% di deficit, che sarebbe già quasi il doppio rispetto allo scorso anno, ma i due partiti di governo insistono per poter avere più soldi a disposizione. In caso di una Manovra con un deficit oltre il 2% – avverte il sito Money.it – “il nostro Paese si esporrebbe ai rischi di una procedura di infrazione da parte di Bruxelles e alle intemperanze dei mercati, con lo spread che potrebbe tornare a galoppare”.