L'Italia prima al mondo per efficienza energetica

Sommando i vari indicatori che contribuiscono a definire il ranking dell'efficienza energetica, l'Italia si piazza al primo posto ed è prima anche per la sostenibilità ambientale: emette meno gas serra, consuma meno materie prime, consuma meno energia e recupera rifiuti più degli altri Paesi. 

Stangata sui consumi

Eppure l'Italia ha smesso di “risparmiare” energia. Il 2018 è stato il quarto anno di fila in cui i consumi energetici nazionali sono cresciuti, trascinando con sé anche un aumento della quota fossile. Finiti gli effetti della crisi del 2007-2008, torna in alto la domanda sotto la potente leva del settore trasporti. È questo, infatti, il comparto che lo scorso anno ha registrato l’incremento più sensibile, come spiega a Rinnovabili.it Francesco Gracceva esperto Enea. “Il rapido incremento dei consumi dei prodotti petroliferi nei trasporti (+4%) ha di fatto controbilanciato il calo delle altre fonti fossili”. Gracceva ha coordinato l'Aggiornamento trimestrale del sistema energetico italiano curato dall'agenzia nazionale, che valuta l'andamento dei parametri del trilemma energetico, ossia la sicurezza, l’equità e la sostenibilità ambientale. La misura dei progressi o regressi italiani lungo queste tre direttive è espressa dall’indice ISPRED (l'Indice della sicurezza energetica, prezzo dell'energia e decarbonizzazione), un dato che oggi dipinge una situazione poco confortante. L'analisi Enea rileva diverse criticità per il 2018 a cominciare dall’aumento sopracitato dei consumi energetici (più 1% rispetto al 2017), coperti al 75% dalla produzione nazionale a base di fonti fossiliLe rinnovabili si assestano invece al 20% del mix energeticograzie per lo più al balzo in avanti della produzione idroelettrica (+31%) visto il contemporaneo calo di eolico e fotovoltaico.  La quota restante dei consumi, evidenzia Rinnovabili.it,  è stata coperta dalle importazioni di energia straniera.

Bollette più alte

Sul fronte prezzi, il 2018 sarà ricordato come quello del caro bollette, con i picchi più alti degli ultimi 10 anni. I significativi aumenti medi dell’energia dettaglio, da cui si è salvato solo il comparto energivori grazie agli sgravi voluti dal governo, sono legati all’effetto delle dinamiche sui mercati internazionali. Fra i segnali che destano preoccupazione anche il crescente disavanzo commerciale del nostro Paese nelle tecnologie collegate alla transizione energetica e in particolare per la mobilità a basse emissioni. “In questo scenario diventa più complesso raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione che il paese si è dato”, aggiunge a Rinnovabili.It Gracceva. “Il problema è che sono ormai quattro anni che i consumi di energia si muovono sostanzialmente in parallelo con la crescita economica, mentre un elemento centrale della decarbonizzazione è rappresentato da un aumento dei consumi energetici molto più contenuto rispetto al Pil”. Sommando i vari indicatori che contribuiscono a definire il ranking dell'efficienza energetica, l'Italia si piazza al primo posto ed è prima anche per la sostenibilità ambientale: emette meno gas serra, consuma meno materie prime, consuma meno energia e recupera rifiuti più degli altri Paesi. 

Primato ambientale

L'Italia è leader mondiale per efficienza energetica e sostenibilità ambientale. Molte delle sue imprese, sia nell'ambito della manifattura che dei servizi, sono in prima fila, a livello internazionale, per comportamenti virtuosi sull'ambiente, il rispetto delle persone, l'inclusione e la solidarietà sociale. Un tangibile esempio è quello di Ener2Crowd, la startup che sta appunto rivoluzionando gli investimenti nella sostenibilità ambientale ed energetica e che annuncia oggi la pubblicazione dei primissimi progetti sul suo portale www.ener2crowd.com. I dati dell'International Energy Efficiency Scorecard parlano chiaro: numeri alla mano, l'Italia si posiziona ai massimi livelli europei e mondiali. Sommando i vari indicatori che contribuiscono a definire il ranking italiano (politiche e best practice, edilizia, industria e trasporti), il Paese si piazza al primo posto assoluto dell'efficienza energetica mondiale.

Le rilevazioni delle aziende

L'Italia è prima anche per la sostenibilità ambientale. Ecco i dati del Centro Studi Confindustria: il nostro Paese emette meno gas serra rispetto a Francia, Germania ed alla media Ue (203,4 tonnellate di CO2 equivalente per miliardo di euro di valore aggiunto, media Ue 257,2 tonnellate), consuma meno materie prime (286,8 tonnellate per miliardo di euro di valore aggiunto, media Ue 446,5 tonnellate), consuma meno energia (87,4 di 10 alla quattordicesima joule, l'unità di misura dell'energia, del lavoro e del calore, per miliardo di euro di valore aggiunto, media Ue 203,5 di 10 alla quattordicesima joule) e recupera rifiuti più di tutti gli altri Paesi (83,4% del totale rifiuti, su una media Ue del 53%).

Previsione degli investimenti

L' “energy crowdfunding” apre ora ancora nuovi e più ambiziosi orizzonti per efficienza energetica e la sostenibilità ambientale ed Ener2Crowd è destinata a sostenere una crescita importante del “lending” grazie ai progetti proposti al “crowd”, ovvero a tutti i cittadini che potranno così diventare dei “greenvestor”, con una previsione di investimenti per circa un milione di euro nei prossimi 5 mesi, da novembre 2019 a marzo 2020, su una pipeline totale di circa 5 milioni di euro prevista entro la fine del prossimo anno. Per poi quintuplicarsi entro il primo biennio. Il primo progetto di Ener2Crowd è stato proposto da “Samso spa”, una Energy Service Company (E.S.Co.) certificata ai sensi della norma UNI 11352, specializzata nella consulenza a 360 gradi per tutte le imprese che ricercano la migliore efficienza energetica ed attiva a livello nazionale nella gestione tecnica e finanziaria di investimenti in ambito energetico, tanto da diventare un importante attore della trasformazione che ha condotto l'Italia a posizionarsi tra i primi paesi mondiali nella produzione di energia da fonti rinnovabili. Il progetto, tecnologicamente stabile e dalle performance prevedibili, ha per obiettivo la realizzazione di un impianto di illuminazione a led con contratto di “servizio energia” presso una società leader mondiale nella produzione di batterie, della durata di 8 anni, che si concluderà con l'acquisto finale dei beni, associando per i primi 500 investitori un rendimento del 6,5% lordo annuo per 4 anni.

185 campi da calcio

Il valore ambientale ed energetico del progetto è estremamente rilevante: la realizzazione dell'impianto permetterà un risparmio nei consumi finali di 845.500 kWh all'anno e porterà ad una riduzione annua di 365 tonnellate di emissioni di anidride carbonica, pari all'effetto che avrebbe la piantagione di 36.500 alberi, un numero tale da coprire 185 campi da calcio. Insomma è come se si evitasse l'emissione di anidride carbonica di 255 automobili. “È un progetto legato ad un “relamping” realizzato dalla società “Samso Spa”, ovvero di una sostituzione di corpi illuminanti con la nuova tecnologia a led, in grado di produrre risparmi energetici ed economici consistenti. Le performance tecniche del progetto sono estremamente stabili e prevedibili perché si tratta di una soluzione da tempo a mercato ed ormai consolidata, aspetto molto importante sia per noi di Ener2Crowd che per “Samso SpA”, in quanto vogliamo da subito instaurare un rapporto trasparente e di fiducia con le persone che vorranno seguirci in questa rivoluzione del mondo degli investimenti”, afferma Niccolò Sovico, amministratore delegato e co-fondatore di Ener2Crowd.