Libia, via libera della Camera alla missione navale italiana

Con 328 voti favorevoli e 113 contrari, la Camera ha approvato la missione italiana in supporto della Guardia costiera della Libia. Poco dopo, è stato dato il via libera definitivo anche in Senato all’intervento di alcune unità di Marina nella acque territoriali dello Stato nordafricano, allo scopo di rispondere alle richieste del governo di Al-Sarraj e intraprendere un’azione di sostegno contro l’operato degli scafisti. Nella giornata di ieri, i dettagli della missione erano stati forniti dal ministro della Difesa Roberta Pinotti e da quello degli Esteri, Angelino Alfano, davanti alle Commissioni riunite della Difesa di Camera e Senato.

Le risoluzioni

Da Palazzo Madama è arrivata inoltre l’approvazione delle due risoluzioni presentate, una dalla maggioranza l’altra da Forza Italia (che si è espressa in modo favorevole con 170 sì, 33 no e 37 astenuti), nelle quali viene richiesto di “informare le Camere, entro il 15 ottobre 2017, sull’andamento della missione; continuare tutte le azioni di cooperazione, dialogo e diplomazia con i Paesi al confine meridionale della Libia e con i Paesi di provenienza dei flussi migratori, cercando con essi le misure più adeguate alla risoluzione del problema”. Inoltre, secondo quanto riportato nella risoluzione di FI, si chiede al Governo, tra le altre cose, di operare “a livello diplomatico nelle opportune sedi internazionali e nell’ambito delle relazioni bilaterali affinché nessuna iniziativa unilaterale non coordinata possa pregiudicare l’efficacia della missione”.

Libia, i contrari

Per il momento, come spiegato dal ministro Pinotti, a partire “saranno una nave logistica perché alcuni mezzi libici devono essere riparati, e un pattugliatore, che accompagnerà il team dei nostri ufficiali che dovranno interloquire con quelli libici”. A ogni modo, la guardasigilli ha confermato che quello italiano sarà esclusivamente “un sostegno di natura logistica, tecnica e operativa” che non lederà in alcun modo la sovranità della Libia. Ma, assieme alla schiera dei favorevoli, c’è anche chi ha espresso voto contrario nei confronti della missione, M5S, Lega e Fratelli d’Italia in primis: “Dopo aver riempito l’Italia di immigrati clandestini – ha detto Giorgia Meloni – oggi il Pd arriva in aula e sostanzialmente ammette di aver sbagliato tutto e che  avevamo ragione noi pericolosi populisti. Fratelli d’Italia ha scelto di astenersi sul provvedimento perché la missione ha dei contorni troppo poco chiari per un voto favorevole, ma volevamo comunque dare un voto di incoraggiamento al governo perché per la prima volta ammette che bisogna bloccare i flussi migratori”. Del resto, anche il capogruppo azzurro Renato Brunetta, ha specificato che il voto di favore da parte di Forza Italia deriva da un “senso di responsabilità: noi vogliamo stare vicini ai nostri militari, ai nostri marinai. Senso di responsabilità dopo i disastri compiuti dal governo Renzi-Gentiloni sulla vicenda tragica dei migranti, dopo l’aver assunto come impegno che tutti gli sbarchi avvenissero in Italia”.