Legge di Stabilità, inizia oggi l’iter in Parlamento

Una lettera con la richiesta di chiarimenti firmata dalla Commissione Ue: è quello che si attende entro un paio di giorni dai vertici di Bruxelles, in merito alla Legge di Stabilità presentata dal premier Matteo Renzi. Una volta avuto il parere ufficiale, si aprirà un dialogo con l’esecutivo: nel frattempo, il Parlamento italiano sarà impegnato nel discutere il testo della legge, di cui circolano ancora solo alcune bozze e il cui iter è iniziato oggi.

La legge di Stabilità 2015, presentata qualche giorno fa dal presidente del Consiglio, ammonterà complessivamente a 36 miliardi di euro: diverse le novità, soprattutto in materia di politica economica, che potrebbero produrre importanti effetti sull’andamento del Paese. Nessun testo ufficiale è ancora diffuso, ma solo bozze: si ipotizza quindi un’intesa di massima sui punti chiave della nuova legge.

Tra i temi più attesi dai lavoratori, ci sono le nuove norme sul Tfr in busta paga e la misura degli 80 euro. Per quanto riguarda il bonus, dopo l’esperimento iniziato a maggio, Renzi ha spiegato che diventerà stabile ma, per evitare infrazioni sulle direttive UE, si trasformerà in “detrazione”: la copertura necessaria sarebbe di 7 miliardi. Inoltre, a partire da gennaio 2015, gli 80 euro mensili andranno anche alle neo mamme, che beneficeranno del bonus per un anno. Il Tfr in busta paga sarà invece finanziato con un fondo di garanzia da 100 milioni di euro, che ha ricevuto il via libera dalle banche.

Per quanto riguarda fisco ed evasione, nel testo sarebbe previsto un recupero di 3,8 miliardi attraverso nuove misure di contrasto al nero, insieme alla riduzione delle tasse per 18 miliardi: non è ancora chiaro, però, da dove verranno prese le risorse per gli sgravi. Altra novità è il taglio di 5 miliardi di Irap, per agevolare le assunzioni a tempo indeterminato da parte delle imprese: in questo modo, il datore di lavoro sarebbe esentato dal versare la componente contributiva a proprio carico, per tre anni.

Il blocco dei contratti per il pubblico impiego si protrarrà anche per il 2015: in compenso, il settore scolastico sarà destinatario di uno stanziamento di 500 milioni di euro per l’assunzione di 148.000 precari. Tra le novità più discusse, anche la riduzione del 70% del patto di stabilità per i Comuni. Infine, l’operazione di spending review che prevede un taglio di 15 miliardi di euro il recupero di un miliardo dalle slot machines.