Lavoro domenicale. Di Maio: “Stop sfruttamento”

Il tema del lavoro domenicale tiene banco a via Veneto. Il ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico, Luigi Di Maio, si dice pronto a rivedere il decreto Monti che ha consentito la libera apertura dei negozi e dei pubblici esercizi anche nei giorni festivi. In precedenza la normativa limitava la liberalizzazione degli orari alle località turistiche e alle città d’arte. Il leader del M5s lo ha detto ad alcuni lavoratori riuniti fuori dal Mise, ma ha anche precisato: “Io ho preso il treno in corsa, ci sono tanti problemi, di chi lavora ma anche dei datori di lavoro. Dobbiamo cercare di seguire un filo conduttore, combattere la precarietà, eliminare lo sfruttamento”.

Il caso della Provincia di Bolzano e della Polonia

Chi già coi fatti si è battuto contro il lavoro domenicale è la Provincia di Bolzano. Nel novembre scorso è stata approvata in Consiglio una mozione contro il lavoro nelle giornate domenicali e festive

“Ci teniamo a proteggere la nostra cultura”, spiega Andrea Pöder, della destra sudtirolese Bürger Union, che ha presentato il documento. “Noi siamo vicini all’Austria e al mondo tedesco: lì i negozi, di domenica, sono chiusi e vivono benissimo“. “Il riposo domenicale è sempre più spesso violato e sotto attacco. Sono convinto – ha aggiunto Pöder all'Alto Adige Innovazione – che le aperture e i turni festivi non facciano crescere i profitti”. Iniziativa simile in Polonia, dove entro il 2020 negozi e supermercati dovranno restar chiusi (quasi) tutte le domeniche e in occasione delle feste comandate. La decisione trae origine da una legge di iniziativa popolare presentata da Solidarnosc e approvata nel dicembre scorso con 254 voti a favore, 156 contrari e 23 astenuti.

La Cisl: “Non esiste un diritto allo shopping”

L'intenzione del ministro Di Maio trova il sostegno della Cisl. “E' giusto rivedere le norme sulla liberalizzazione selvaggia del commercio. E' una battaglia che la Cisl conduce per tutelare la dignità del lavoro”. Lo afferma su Twitter la segretaria generale del sindacato, Annamaria Furlan aggiungendo che “bisogna lasciare alla contrattazione tra sindacati, imprese e enti locali la regolazione di questa materia. Non esiste – ha detto – un diritto allo shopping. Va salvaguardata la volontarietà del lavoro domenicale e festivo”. In prossimità della Pasqua e del Natale le sigle sindacali si mobilitano al fianco dei lavoratori, ormai da qualche anno a questa parte, per protestare contro l'apertura dei negozi nei giorni festivi.