La Manovra è stata approvata

Lannunciato sì definitivo alla Manovra finanziaria per il 2018 è arrivato oggi, a due giorni dal Natale. Il Governo ha prima ottenuto la fiducia del Senato sulla legge di Bilancio, l'ultima della legislatura. Poi è arrivato il voto effettivo sul testo, esame passato con 140 voti favorevoli e 94 contrari (erano 97 per la fiducia).

Gentiloni soddisfatto

“Il Senato ha varato la Legge di Bilancio. Con risorse limitate, una spinta alla crescita. Il contratto degli statali firmato stanotte era atteso da un decennio. L'Italia merita fiducia”, ha twittato il primo ministro Paolo Gentiloni in riferimento al voto favorevole alla Manovra avvenuto a Palazzo Madama e anche all'altra notizia di giornata, il rinnovo del contratto del Pubblico impiego.

Niente emendamenti

Giorgio Tonini, presidente della Commissione Bilancio, ha spiegato che questa notte la Commissione ha concluso i lavori senza votare il mandato al relatore. “Sulla base di un accordo accettato da tutti i gruppi – ha riferito – le opposizioni hanno rinunciato all'illustrazione, discussione e votazione degli emendamenti presentati, posto che era evidente che da parte della maggioranza e del Governo, essendo in terza lettura, l'orientamento sarebbe stato di bocciare tutti gli emendamenti”. La Commissione, ha aggiunto Tonini, “ha preferito concentrarsi su un pacchetto nutrito di ordini del giorno. Il Governo, salvo pochi, ha accolto tutti gli ordini del giorno che lo impegnavano ad agire sul piano amministrativo”.

Di seguito alcune delle novità più dibattute introdotte dalla Manovra.

Lavoro ai giovani

Per far fronte alla disoccupazione giovanile, che secondo dati Istat nell'agosto scorso era intorno al 35%, la Manovra offre uno sgravio del 50% per i primi tre anni di contratto a tutele crescente nei confronti dei datori di lavoro che assumeranno. Il bonus è valido per gli under 35 nel 2018 e per gli under 30 a decorrere dal 2019. Lo sgravio sale al 100 per cento per le assunzioni al Sud, dove lo sconto vale anche per tutti i disoccupati da oltre sei mesi.

Pensioni

Il tanto discusso Ape social estende la sua platea a quindici categorie di lavori gravosi. E sono altrettante le categorie che vengono esentate dall’aumento dell’età pensionabile a 67 anni dal 2019. Una buona notizia per le mamme lavoratrici: potranno andare in pensione con un anno d'anticipo per figlio con un tetto di due anni.

Reddito di inclusione

La Legge di Bilancio si prefigge di lottare contro la povertà diffusa. Ecco allora il Reddito di inclusione, che entrerà in vigore dal primo gennaio, e che ora vede estesa la platea dei beneficiari. Le risorse stanziate aumenteranno di 300 milioni nel 2018, di 700 nel 2019 e di 900 milioni nel 2020.

Famiglia e scuola

Dopo un tira e molla durato qualche settimana, il Bonus bebé è stato rinnovato, ma solo per il 2018. Destinato alle famiglie con un reddito Isee sotto i 25mila euro l’anno, prevede un assegno mensile di 80euro per ogni figlio nato o adottato dal prossimo primo gennaio al 31 dicembre 2018. Dal 2019 sale invece a 4mila euro il tetto di reddito entro il quale i ragazzi fino a 24 anni che lavorano sono considerati ancora fiscalmente a carico della famiglia.

Sul fronte della scuola, sbloccati gli stipendi dei professori universitari e arrivati i fondi per la stabilizzazione dei docenti e del personale amministrativo. Le graduatorie del concorso del 2015 vengono prorogate appositamente di un anno.

Web tax e fisco

Si è trovato un accordo anche sulla imposta sulle transazioni digitali. L’aliquota è fissata al 3 per cento e non riguarda l’e-commerce. L’entrata in vigore è prevista a gennaio 2019.

Dal primo gennaio 2019, la fatturazione elettronica sarà obbligatoria anche tra privati. Ridisegnato inoltre il calendario fiscale: il termine per la dichiarazione precompilata passa al 23 luglio e quello per la Dichiarazione dei Redditi – il vecchio Unico – al 31 ottobre, insieme con Irap e 770.

Bolkestein

Tutto rimandato invece per la Bolkestein, che aveva fatto mettere sul piede di guerra gli ambulanti. Un emendamento del Pd ha prorogato le concessioni di suolo pubblico agli ambulanti fino a dicembre 2020. L'attuazione della direttiva europea viene così disattesa, nonostante la condanna della Corte europea inflitta all'Italia proprio a causa della sua mancata applicazione.

No all'allattamento in Aula

Nota di colore finale: due giorni fa è stato respinto un emendamento del M5S che aveva l'obiettivo di consentire l'ingresso di minori in Aula per “esigenze specifiche anche annesse all’allattamento dei figli”. Il voto segreto ha sentenziato: 87 sì e 111 no. I poppanti dovranno quindi rimanere fuori da Camera e Senato.