La manovra arriva a Bruxelles, Padoan: “Nessun condono con Voluntary ed Equitalia”

Il documento programmatico di bilancio per il prossimo triennio è arrivato a Bruxelles. Nel Draft Budgetary Plan, pubblicato sul sito della commissione Ue, si conferma la stima di una crescita del Pil 1% nel 2017 e la scelta di alzare il deficit fino al 2,3% rispetto al 2% indicato nella nota di aggiornamento del Def.

Lo stesso Dpb conferma he il pareggio di bilancio dovrebbe essere raggiunto nel 2019, con un “close to balance” di -0,2. La “riqualificazione” e la “riprogrammazione” della spesa dei ministeri avrà un impatto l’anno prossimo pari allo 0,17% del Pil, garantendo coperture per la manovra 2017 di 2,8 miliardi di euro. Nel testo si citano si citano “misure di efficientamento e razionalizzazione mirate, individuate puntualmente dai singoli ministeri o da attività di revisione della spesa, anche attraverso riallocazioni tra diversi settori, e riprogrammazioni”.

I numeri che l’Italia ha presentato a Bruxelles – ha detto il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan parlando a Uno Mattina – “andranno valutati ma a nostro avviso siamo in regola” perché il deficit continua a scendere. sottolineando che con la Ue c’è “un rapporto con la commissione Ue che è molto positivo, continuo”. Quanto alla rottamazione delle cartelle di Equitalia non si tratta “assolutamente di un condono” perché si paga il “dovuto”. E lo stesso vale per la voluntary bis focalizzata anche sul contante. Il ministro ha spiegato che “per l’emersione del contante, la voluntary propone un meccanismo con cui si invitano i possessori di questa ricchezza occulta a farla emergere. Ricchezza su cui bisogna pagare delle imposte”. La manovra, ha aggiunto, “non è uno spot elettorale, fa bene alla crescita del Paese”. La prossima legge di Bilancio, ha puntualizzato, si muove “nel solco della strategia del governo che da quando è in carica ha detto: abbatteremo le tasse”.