“La Legislatura è finita, avviato il processo di voto”

Questo tradizionale appuntamento si colloca, per sua natura, in un crocevia temporale, che induce al confronto tra il bilancio dell'anno trascorso e le prospettive dell'immediato futuro. Un confronto reso ancor più impegnativo e stringente dall'approssimarsi del termine della legislatura e dal processo elettorale che sta per avviarsi”. E' l'annunci fatto dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, parlando al Quirinale, dove si è svolta la tradizionale cerimonia per lo scambio degli auguri di fine anno con i rappresentanti delle Istituzioni, delle forze politiche e della società civile. Nel Salone dei Corazzieri, davanti alle più alte cariche dello Stato, il Presidente sottolinea l'importanza delle prossime elezioni: “Le elezioni rappresentano il momento più alto della vita democratica, da affrontare sempre con fiduciosa serenità: il loro ritmo, costituzionalmente previsto, è fisiologico in qualsiasi ordinamento democratico. Nel corso dell'anno che si conclude è stato assicurato il rispetto di questo ritmo. Tale scelta non ci consegna soltanto il risultato di una ordinata vita istituzionale, di una democrazia che si manifesta in termini di stabilità“.

La legge elettorale

Il Capo dello Stato ricorda dunque gli obiettivi raggiunti nell'ultimo anno di legislatura: “E' stata approvata una nuova legge elettorale per la Camera e per il Senato – dice Mattarella – con regole omogenee e non dissonanti, sul cui merito le opinioni sono legittimamente difformi ma che rappresentano il risultato di una scelta del Parlamento ed evita l'anomala condizione di chiamare al voto gli elettori con quel che residuava di due leggi parzialmente cancellate da due diverse decisioni giurisdizionali”. Poi aggiunge: “il compito precipuo di chi ha responsabilità pubbliche è oggi quello di elaborare linee di sviluppo sociale ed economico che rispondano” ai “profondi mutamenti, tenendo conto, ancor più che nel passato, della richiesta di maggiore qualità della vita, dell'esigenza di sicurezza, di equità, di sostenibilità ambientale. E' indispensabile, in definitiva, riflettere e dotarsi di una visione sul sistema Paese, su come intendiamo svilupparlo“. 

Contro l'astensionismo

Il Presidente auspica poi “proposte concrete” contro l'astensionismo: “Il tempo delle elezioni costituisce un momento di confronto serrato, di competizione. Mi auguro che vengano avanzate proposte comprensibili e realistiche, capaci di suscitare fiducia, sviluppando un dibattito intenso, anche acceso ma rispettoso. E', questa, inoltre, una strada per ridurre astensionismo elettorale e disaffezione per la vita pubblica”.

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Uno sguardo al futuro

“Questo è, questo deve essere, il ruolo della politica, l'oggetto del confronto tra le varie parti. Vengono richiesti – prosegue il Presidente – coraggio e lungimiranza, indicazione di obiettivi e percorsi adeguatamente approfonditi. Di questo livello deve essere la risposta alla responsabilità repubblicana che ricade su tutti noi“. Infine, un pensiero per chi, in Italia, viene discriminato a causa dell'etnia: “Con apprensione abbiamo registrato alcune manifestazioni di razzismo, antisemitismo, violenza, intolleranza, fanatismo: il nostro Paese dispone degli anticorpi necessari per contenere e respingere il contagio di ideologie e posizioni aberranti, condannate e superate dalla storia”.