La Cei: “Nessun funerale pubblico per il boss”

Non ci sarà nessun funerale pubblico per Totò Riina. Lo ha garantito la Conferenza episcopale italiana attraverso il suo portavoce, don Ivan Maffeis, interpellato dall'Ansa: “Un funerale pubblico non è pensabile. Ricordo la scomunica del Papa ai mafiosi, la condanna della Chiesa italiana che su questo fenomeno ha una posizione inequivocabile. La Chiesa non si sostituisce al giudizio di Dio ma non possiamo confondere le coscienze”. Una posizione netta, definita “chiarissima” dal portavoce della Cei: “Di fronte a chi si è reso responsabile di tali crimini non è pensabile fare un funerale pubblico. E' un segno che calpesterebbe la memoria delle vittime, di tutte le persone uccise, penso a Falcone, Borsellino, Livatino, ma anche i tanti preti uccisi, come don Puglisi, e comunque i magistrati, le forze dell'ordine, le tante persone che sono state assassinate”.

Mons. Pennisi: “Non abbassare la guardia”

Nel recente passato aveva fatto scalpore il caso delle esequie in pompa magna di Vittorio Casamonica, svolto a Roma nella basilica di Don Bosco. Circostanza che, come categoricamente spiegato anche dall'arcivescovo di Monreale, mons. Michele Pennisi, non tornerà a verificarsi: “Con la morte di Totò Riina – ha spiegato al Sir – è finito il delirio di onnipotenza del capo dei capi di Cosa nostra ma la mafia non è stata sconfitta e quindi non bisogna abbassare la guardia”. L'arcivescovo ha spiegato che “il compito della Chiesa è quello di educare le coscienze alla giustizia e ala legalità e di contrastare la mentalità mafiosa”. Sui tempi che richiederanno per il trasferimento della salma del boss a Corleone, se così avverrà, Pennisi ha spiegato di non avere ancora informazioni. Di sicuro, “trattandosi di un pubblico peccatore non si potranno fare funerali pubblici. Ove i familiari lo chiedessero si valuterà di fare una preghiera privata al cimitero”.

Dopo la morte di Riina, i suoi familiari non hanno fatto richiesta di benedizione per la salma e, almeno finora, non risulta siano arrivate per i funerali. A rimarcare l'invito di mons. Pennisi a mantenere alta la vigilanza è stato il segretario generale della Cei, mons. Nunzio Galantino: “Le cose non cambieranno solo perché è morto Riina… Cambieranno invece se tutti ci assumeremo le nostre responsabilità e chi è chiamato ad amministrare lo faccia tenendo presente la lealtà, la legalità e le istanze di tutti”.