ISTRUZIONE, RENZI: “IL BLOCCO DEGLI SCRUTINI SAREBBE UN ERRORE”

“Se vogliono fare il blocco degli scrutini hanno tutto il diritto di farlo ma sarebbe un errore clamoroso”. Lo ha detto Matteo Renzi intervenendo in diretta su Rtl. Il premier ha chiarito che in ogni caso non sarebbe uno stop vero e proprio ma “un rinvio di qualche giorno. E’ una forma di sciopero, ci sono delle regole e noi non faremo niente di meno che rispettoso delle regole. Che poi di cosa si lamentano? Che mettiamo 3 miliardi di euro sulla scuola, che ci saranno meno precari?”

Sulla questione è nuovamente intervenuto il Garante per gli scioperi il quale ha escluso il blocco degli scrutini. L’Autorità, si legge in una nota diffusa in mattinata, “ha ricevuto, da parte delle sigle sindacali Unicobas, Cobas e Usb, le proclamazioni di due giorni di sciopero, da effettuarsi successivamente alla chiusura delle scuole. I predetti sindacati, conformandosi a quanto già dichiarato dall`Autorità, con riferimento all`articolo 3, lettera g, dall`Accordo sulla scuola del 1999, hanno esplicitamente escluso ogni forma di blocco degli scrutini per i cicli terminali del percorso scolastico (esami di terza media, maturità, abilitazioni professionali)”. Per quanto riguarda invece le astensioni dagli scrutini delle classi intermedie, l`Autorità di garanzia “si riserva di decidere nei prossimi giorni, poiché sta valutando complessivamente le proclamazioni di sciopero, che stanno via via pervenendo, allo scopo di evitare che l`attuazione delle astensioni, possa produrre, in concreto, una violazione della normativa”.

Intanto prosegue la votazione del ddl alla Camera. Questa mattina sono stati approvati gli ultimi due articoli del testo (26 e 27) e sono stati votati gli ordini del giorno. A breve avranno inizio le dichiarazioni di voto finali. Tra gli Odg approvati, quello sulla digitalizzazione (a firma Binetti) che “richiede una piena ed ampia digitalizzazione della scuola” prevedendo anche “una nuova formazione dei docenti”, e quello a firma Pini (Lega Nord) che prevede un “divieto in capo ai docenti” di “ingenerare” idee politiche nei ragazzi durante le ore di lezione. In giornata dovrebbe arrivare il via libera definitivo di Montecitorio.