In classe per diventare buoni cittadini

C'è differenza tra istruire e formare. Un buon educatore, amava ripetere don Lorenzo Milani, non può limitarsi a fornire nozioni ai suoi studenti, ma deve aiutarli a comprendere la società e la vita pubblica nella quale da adulti dovranno interagire in comunità. L'educazione civica torna ad essere materia obbligatoria nelle scuole. La Gazzetta Ufficiale ha pubblicato la legge, che entrerà in vigore il 5 settembre.

Il ruolo dei comuni

Nell'ambito dell'insegnamento trasversale dell'educazione civica sono promosse l'educazione stradale, l'educazione alla salute e al benessere, l'educazione al volontariato e alla cittadinanza attiva. Con particolare riferimento agli articoli 1 e 4 della Costituzione possono essere promosse attività per sostenere l'avvicinamento responsabile e consapevole degli studenti al mondo del lavoro. L'insegnamento trasversale dell'educazione civica, sottolinea l’Agi, è integrato con esperienze extra-scolastiche, a partire dalla costituzione di reti anche di durata pluriennale con altri soggetti istituzionali, con il mondo del volontariato e del Terzo settore, con particolare riguardo a quelli impegnati nella promozione della cittadinanza attiva. I comuni possono promuovere ulteriori iniziative in collaborazione con le scuole, con particolare riguardo alla conoscenza del funzionamento delle amministrazioni locali e dei loro organi, alla conoscenza storica del territorio e alla fruizione stabile di spazi verdi e spazi culturali

Il fondamento della Costituzione

Le lezioni dovrebbero però cominciare dall'anno scolastico 2020/21, perché la stessa legge prevede che, a decorrere dal primo settembre del primo anno scolastico successivo all'entrata in vigore della presente legge, nel primo e nel secondo ciclo di istruzione è istituito l'insegnamento trasversale dell'educazione civica, che sviluppa la conoscenza e la comprensione delle strutture e dei profili sociali, economici, giuridici, civici e ambientali della società. Iniziative di sensibilizzazione alla cittadinanza responsabile sono avviate dalla scuola dell'infanzia. A fondamento dell'insegnamento dell'educazione civica, evidenzia l’Agi, è posta la conoscenza della Costituzione italiana

Dodici articoli

La legge, composta di 12 articoli dopo il testo unificato uscito dalla commissione Cultura della Camera, prevede che nel primo e nel secondo ciclo di istruzione sia istituito l'insegnamento trasversale dell'educazione civica e che iniziative di sensibilizzazione alla cittadinanza responsabile siano avviate dalla scuola dell'infanzia. Sono previste, puntualizza l’Agi, almeno 33 ore annue e voto in pagella. Saranno oggetto di educazione civica: Costituzione, istituzioni dello Stato italiano, dell'Unione europea e degli organismi internazionali; storia della bandiera e dell'inno nazionale; Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, adottata dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite il 25 settembre 2015; educazione alla cittadinanza digitale; elementi fondamentali di diritto, con particolare riguardo al diritto del lavoro; educazione ambientale, sviluppo eco-sostenibile e tutela del patrimonio ambientale, delle identità, delle produzioni e delle eccellenze territoriali e agroalimentari; educazione alla legalità; educazione al rispetto e alla valorizzazione del patrimonio culturale e dei beni pubblici comuni.