IMPRESE DA AIUTARE, 333MILA HANNO CHIUSO I BATTENTI NEL 2013

Sono state oltre 333mila le imprese che hanno chiuso i battenti nel 2013, in crescita del 7% rispetto al 2012. Nello stesso anno, tuttavia, ne sono nate 276mila, vale a dire 1.100 in più in confronto con l’anno precedente. Il saldo, dunque, secondo i dati forniti dall’Istat resta negativo per il sesto anno consecutivo (-1,5%), con il tasso di mortalità che è passato dall’8 all’8,5% nell’arco di 12 mesi. A soffrire di più è stato soprattutto il settore delle costruzioni (che hanno segnato un -3,9%).

Rispetto al 2012 l’aumento della natalità ha interessato solo le imprese del Commercio (dal 6,5 al 7%), evidenzia l’Istat. Pressoché stabile la natalità nelle Costruzioni e negli Altri Servizi, mentre risulta in calo nell’Industria in senso stretto (dal 5,0 al 4,8%). Il Centro e il Mezzogiorno sono le ripartizioni con i tassi di natalità più alti (rispettivamente 7,7% e 8,5%), mentre al Nord-Ovest e al Nord-Est risultano inferiori alla media nazionale.

Il tasso di mortalità, prosegue l’Istituto di statistica, è in crescita in tutti i comparti, con punte più elevate nelle Costruzioni (dal 10,8 all’11,4%), nel Commercio (dall’8,3 all’8,7%) e negli Altri Servizi (dal 7,5 al 7,9%). Le imprese che sopravvivono registrano nei primi tre anni di attività un incremento delle loro dimensioni in termini di addetti. La dimensione media delle imprese nate nel 2010 e ancora attive a tre anni dalla nascita passa da 1,4 a 2,4 addetti. Queste imprese occupano circa 382 mila addetti, contro i 374 mila dell’anno di nascita; l’incremento di occupazione e’ quindi pari al 2%.