Il ministro Giannini applaude il pacchetto Scuola: “Sarà una rivoluzione”

Giorni decisivi per la riforma della Scuola voluta dal governo. La novità più significativa è che l’esecutivo non si affiderà al decreto legge ma, cogliendo l’invito di Sergio Mattarella, coinvolgerà nella discussione anche le opposizioni, presentando un ddl. Il ministro dell’istruzione, Stefania Giannini, ha definito il pacchetto una “rivoluzione”. “Si passa a un sistema di valutazione di carriera degli insegnanti innovativo per il Paese – ha spiegato – che finora ha visto la progressione di carriera legata solo all’anzianità”. La novità più significativa è dunque che il 70% degli scatti sarà basata sul merito. Giannini ha anche parlato di” misure fiscali interessanti e innovative. In particolare la detrazione per le famiglie di alunni di scuole paritarie e la possibilità di destinare il 5 per mille alla scuola”.

Martedì prossimo il testo sarà sul tavolo del Consiglio dei ministri per essere varato e presentato al Parlamento. Nella bozza sono previsti investimenti, tra i quali rientra il fondo previsto nella legge di stabilità, 1 miliardo di euro per il 2015 e 3 a partire dal 2016. Verranno poi eliminati organico funzionale e supplenze per coprire tutte le cattedre e potenziare l’offerta formativa. L’edilizia scolastica resta una priorità come ha confermato lo stesso ministro, in arrivo un bando per la costruzione di istituti altamente innovativi, con la regia dell’Osservatorio per l’edilizia.

In programma ci sono misure per favorire l’integrazione degli studenti stranieri e laboratori linguistici per perfezionare l’italiano come seconda lingua. La formazione dei docenti diventa strutturale, continua e obbligatoria. Ci sarà un piano nazionale aggiornato ogni tre anni. Saranno valorizzati lo studio della musica e dell’educazione fisica nella primaria. A partire dalle superiori poi gli alunni potranno scegliere un piano di studi come all’università, con alcune materie che saranno opzionali. Infine sono previste 400 ore di alternanza scuola-lavoro per chi frequenta gli istituti tecnici e professionali e 200 per gli studenti dei licei. Particolare attenzione sarà riservata al sostegno, con programmi personalizzati per disabili e non solo.