Il marò Massimiliano Latorre è arrivato in Italia

L’aereo con a bordo Massimiliano Latorre è atterrato nella base di Grottaglie, in provincia di Taranto. A Maristaeli, la stazione elicotteri della Marina Militare, sono giunti anche il ministro della Difesa, Roberta Pinotti, e un furgone della Brigata di Marina San Marco, a cui appartiene il marò, con a bordo alcuni parenti per accogliere il suo arrivo. L’uomo sarà accompagnato ad una delle case di famiglia, non si sa ancora se a casa della madre o in quella in cui risiede con la compagna. A quanto si è appreso Latorre non farà tappa all’ospedale militare, ma c’e’ sul posto una equipe medica incaricata di espletare le procedure necessarie per il periodo di quattro mesi che trascorrerà in Italia.

La decisione della Corte Suprema indiana di concedere un rientro di quattro mesi al fuciliere di Marina, colpito da un attacco ischemico il 31 agosto scorso, non ha suscitato proteste o reazioni avverse da parte delle autorità del Kerala o della comunità di pescatori a Kollam. Lo scrive oggi il quotidiano The Hindu.

Il giornale ha ricordato che in occasione della restituzione a Latorre e Salvatore Girone dei passaporti nel 2012 per poter trascorrere le vacanze di Natale a casa vi furono molteplici reazioni e critiche, guidate dal partito di centro-destra Bjp e da quello comunista Cpi-M, contro il partito del Congresso allora al governo, accusato di aver ceduto alle pressioni della sua presidentessa, la italo-indiana Sonia Gandhi.

Un leader della comunità dei pescatori, che non ha però voluto essere identificato, ha dichiarato al quotidiano indiano che “il fatto è che col passare del tempo, da un sentimento di forte animosità si è passati ad uno di simpatia per i Fucilieri. L’uccisione non fu un atto deliberato, visto che i due confusero i pescatori con dei pirati. Ed una compensazione adeguata è stata offerta in riparazione dell’errore commesso”.