Il M5S scende in piazza: “Questa legge toglie sovranità al popolo”

Mentre a Palazzo Madama il Rosatellum bis va avanti a colpi di fiducia (cinque su cinque  incassate nella votazione odierna), il popolo delle opposizioni si riversa in piazza come già accaduto nei concitati giorni delle fiducie alla Camera, chiamando a raccolta stendardi e bandiere per manifestare il convinto ‘no’ al testo della Legge elettorale in dibattimento nell’Aula del Senato. Protesta grossa, in Piazza della Rotonda, quella organizzata dal Movimento 5 stelle: con la fontana transennata e un mix di turisti e manifestanti ad alternarsi nello spazio fra il pronao del Pantheon e il palco grillino posto all’angolo nord-est in accesso alla piazza, i pentastellati hanno dato sfogo al dissenso contro quella che, fin da quando si era iniziato a vociferare di un Rosatellum 2.0, avevano definito un ‘anticinquestellum’ a tutti gli effetti. E allora, con i senatori a un centinaio di metri (in linea d’aria) intenti a dire la loro sulla fiducia, gli esponenti M5S hanno arringato la folla, per la maggior parte in ascolto con striscioni alla mano e bende pronte a essere abbassate sugli occhi.

Le voci della protesta

“Cosa rappresentano le bende? La democrazia che è stata accecata”, ha spiegato una manifestante intenta a sorreggere la lettera conclusiva della scritta “Popolo sovrano”, formata da 14 cittadini, ciascuno con la sua lettera e rigorosamente bendato: “Questa manifestazione rappresenta gli italiani, quello che vogliono e quello che rigettano. Non vogliamo essere imbavagliati da una legge assurda che ci ha tolto ogni possibilità di espressione”. Tra fischi e qualche “buu” nei confronti dei senatori, man mano che appaiono le immagini in diretta da Palazzo Madama, la protesta avanza: gli esponenti pentastellati, ai piedi della Basilica di Santa Maria ad Martyres, arrivano via via dall’Aula, che hanno abbandonato assieme agli oppositori di Mdp. I “bendati”, nel frattempo, vengono raggiunti da un rappresentante che, dopo aver disposto la scritta che invoca la sovranità del popolo, ne spiega le ragioni: “Questa è una legge che toglie la democrazia al Paese, toglie la rappresentatività al popolo e manca di rispetto alla sua sovranità – ha spiegato un esponente M5S che, progressivamente, toglie le bende ai dimostranti -. I parlamentari legittimi devono rispettare quelle che sono le responsabilità di un mandato di rappresentanza: il Rosatellum toglie ai cittadini la possibilità di esprimere il proprio voto… dobbiamo tornare noi cittadini a essere coloro che decidono chi va in parlamento e non subire in maniera tirannica la loro incostituzionale volontà che vuole far decidere a noi quello che in sostanza non possiamo decidere… Non possiamo accettare di non vedere chi ci governa”.

Le parole dei leader

In serata, sul palco arriva anche Beppe Grillo, proprio in coincidenza con l’approvazione della quinta fiducia. Il popolo a Cinque stelle lo accoglie con le bende spostate dagli occhi e le bandiere del Movimento al vento. Al suo fianco, il candidato premier Luigi Di Maio e Alessandro Di Battista; nel mirino, invece, c’è Mattarella: “Al Presidente – ha detto Di Battista – voglio solo ricordare che quando era deputato della Repubblica intervenne in aula contro la riforma elettorale del governo Berlusconi perché approvata a colpi di maggioranza, disse che era vergognoso… Faccia attenzione a firmare una seconda volta una legge truffaldina e anticostituzionale”. Poco prima di bendarsi, Grillo ha spiegato che “il Paese viene spolpato dall’interno”. E invita ad abbassare le bandiere, “perché questa è una battaglia per tutto il popolo italiano: non abbiamo potuto manifestare intorno al Senato perché hanno paura”. E, concludendo sul Rosatellum: “E’ come giocare a mosca cieca: qualsiasi votazione possiamo fare, l’esito è già scontato”. D’altronde, lo ha detto anche Di Maio: “Non dico che con questa piazza fermeremo la legge elettorale, ma vi dico: stanno facendo una legge perché scientificamente nessuno vinca le lezioni per poi fare il governo dell’inciucio… Quel 51% che gli serve, però, non ce l’hanno neppure col binocolo. Noi saremo l’unica certezza per poter formare un governo dei cittadini. Si stanno facendo male con le loro mani. Renderanno il Movimento sempre più determinante: ma dipenderà da voi”. Fra nemmeno 24 ore, però, potrebbe arrivare il sigillo definitivo alla Legge.