Il Giglio conta i danni: 189 milioni per il naufragio della Concordia

Secondo il consulente tecnico Carlo Scarpa, che ha risposto in aula al processo di Grosseto ai legali del Comune del Giglio, gli abitanti dell’isola che quasi tre anni fa è stata protagonista del naufragio della nave Costa Concordia, hanno subito un danno biologico ed esistenziale stimato da 125 a 189 milioni di euro.
Scarpa, in aula, ha infatti parlato del “bombardamento” di 40 miliardi di messaggi negativi nel mondo e 1,6 miliardi in Italia nei confronti di quello che, prima della tragedia Concordia, era uno dei migliori poli d’attrazione turistica d’Italia: “E’ come se l’isola avesse subito una campagna pubblicitaria negativa ad hoc – ha spiegato – o come se stimassimo il costo di una campagna pubblicitaria compensativa. Abbiamo considerato quanti articoli sono stati pubblicati e quante persone, e per quante volte, sono state colpite dall’associazione tra il naufragio e l’isola dal 13 gennaio 2012 al 13 marzo 2013”, in questi periodi secondo Scarpa “sono usciti 2500 articoli sui quotidiani con diffusione media in Italia di 7,5 lettori a copia per arrivare a 1,6 miliardi in Italia di visualizzazione di articoli che associano il Giglio al naufragio della Costa Concordia. Le visualizzazioni all’estero sono 40 miliardi”, a ciò, poi si aggiungono ben 963 passaggi tv in Italia e migliaia all’estero. Un vero bombardamento mediatico.
“Un’altra strada – ha poi aggiunto – è valutare il danno all’immagine turistica dell’isola come se il Giglio fosse un’impresa. Considerato il calo di presenze turistiche e i riflessi conseguenti la perdita di valore dell’immagine dell’isola dal punto di vista puramente turistico, è stimabile in un intervallo da 13,2 a 23,6 milioni”. Per quanto invece riguarda i 3 milioni di danni subiti direttamente dal comune, Scarpa ha parlato di “blocco della macchina amministrativa, mancato ampliamento del porto e ritardo di due anni nell’approvazione del piano strutturale comunale”.

Ma secondo il difensore della Costa Crociere Spa Marco De Luca queste stime sono “assolutamente fantasiose e ipotetiche. Questa ricostruzione di centinaia di milioni di danni – ha ribadito – sia per il Comune sia per la Regione mi sembra non realistica. In concreto, non riesco a vedere quale possa essere un danno risarcibile secondo canoni di carattere giuridico”.
Secondo De Luca, infatti, il Comune e gli abitanti da questa vicenda hanno avuto “una ricostruzione di immagine assolutamente positiva, che tutti riconosciamo”. E anche sul calo delle presenze e della perdita di attrattività turistica lamentata dal Comune l’avvocato ha affermato che è un dato “controvertibile”, che possono risultare diversi in base all’analisi che si effettua.

Il Comune, tuttavia, deve ancora ottenere rimborsi da parte della Costa Crociere per aver anticipato a proprie spese vitto e alloggio per il personale delle forze dell’ordine e di soccorso, che dal 2012 all’agosto del 2014 è rimasto di stanza sull’isola come presidio fisso di protezione civile, sia nella fase post-naufragio che in quella volta alla rimozione della nave.
Il sindaco Sergio Ortelli, nella sua deposizione, ha precisato che “ad oggi è stato rimborsato oltre un milione di euro, ma attendiamo altri 425.000 euro. Manca ancora da rimborsarci una cifra importante, considerando che il nostro Comune ha entrate annue per due milioni di euro, infatti, è chiaro che 425mila è una cifra che mette a dura prova le nostre casse e in discussione il patto di stabilità”.
Ortelli, infine, ha spiegato che queste spese sono state anticipate dal Comune gigliese per “velocizzare le operazioni” e che i rimborsi provengono da “polizze assicurative di Costa”.