Il Def è alle Camere

E'l'ora del Def: la Nota di aggiornamento è infatti approdata alle Camere confermando a grandi linee quanto detto finora, tra obiettivi e cifre delle riforme. Da Palazzo Chigi spiegano che ci saranno16 miliardi per il reddito di cittadinanza e la riforma delle legge Fornero, di cui 9 miliardi per reddito e pensioni (per i quali premeva il lato pentastellato dell'esecutivo) e 7 per la quota 100 della Lega. Cifre troppo elevate perché il deficit riesca a coprirle da solo e, per questo, sarà decisivo il confronto sulla legge di Bilancio, prevista fra qualche giorno. E dal palazzo del premier si precisa che “le risorse per altre misure, centri per impiego (1 miliardo), flat tax (2 miliardi), assunzioni straordinarie per le forze dell'ordine (1 miliardo), truffati per le banche (1,5 miliardi) sono previste in altri capitoli di spesa”.

I numeri

Come previsto, ci sarà il 2,4% di deficit per il 2019, con progressiva riduzione dal 2,1% per il 2020 e all’1,8% per il 2021. Diversi, invece, i numeri relativi alla crescita: previsto, come annunciato dal ministro Tria, il + 1,5% del Pil per il 2019, 1,6% nel 2020 e 1,4% nel 2021. Per quanto riguarda il debito nel 2019 calerà dello 0,9% rispetto al 2018, senza tuttavia scendere sotto la soglia del 130% (oggi è al 130,9%). Cambia anche il disavanzo strutturale: non un miglioramento allo 0,6% ma un ribasso allo 0,8%, senza subire grandi variazioni nel biennio 2020-2021.  La pressione fiscale probabilmente per effetto della riduzione delle agevolazioni fiscali è prevista in crescita di tre decimali. E scende anche il tasso di disoccupazione: 9,8% nel 2019.

Pareggio di bilancio

Per quanto concerne il pareggio di bilancio, la nota precisa che “sarà raggiunto gradualmente negli anni a seguire. Il percorso riprenderà quando tasso di crescita del Pil reale e disoccupazione saranno tornati ai valori pre-crisi”. Quindi, dalla previsione per il 2020, il tutto viene rinviato: l'attuale Def parla di un deficit strutturale dell'1,7% per il triennio 2019-21. I costi della Manovra si aggirerebbero attorno ai 40 miliardi di euro.