Il Decreto Genova è legge: bagarre in aula

Dopo il parere favorevole della Camera e a tre mesi dal crollo del Ponte Morandi, il Decreto Genova e altre emergenze è legge. Il provvedimento, infatti, è stato approvato dal Senato con 167 voti favorevoli, 49 contrari e 53 astensioni. La votazione finale, inizialmente in programma dopo le 12, è avvenuta un po' a sorpresa tanto che alcuni senatori erano fuori dall'aula. 

Bagarre in aula

Dopo l'approvazione del decreto, la seduta è stata sospesa per qualche minuto. Alcuni senatori del Pd avevano mostrato il fascicolo e la presidente del Senato, Maria Elisabetta Casellati, ha subito chiesto di mettere giù i fascicoli. “Sono costretta a riprendere alcuni atteggiamenti che non sono commendevoli e che non possono essere riprodotti in quest'Aula. Chiedo un atteggiamento corretto per il rispetto delle istituzioni, qui deve essere permesso a tutti di dire quello che vogliono ma a nessuno, dico nessuno, di avere atteggiamenti non commendevoli e rispettosi della dignità di quest'Aula”, con queste parole la Casellati si è rivolta ai Senatori non appena la seduta è ripresa, criticando la bagarre che si è verificata in Aula. 

Toninelli esulta in aula

E nel frattempo, sono rimbalzate su tutti i media le foto del ministro per le infrastrutture Danilo Toninelli che ha esultato in aula alzando un pugno dopo l'approvazione del provvedimento. “Il mio intervento è solo per portare il ringraziamento a tutti i deputati per aver lavorato giorno e notte in queste settimane su un provvedimento che stanzia 300 milioni di euro per Genova e i genovesi, e chi ha gioito l'ha fatto per i cittadini di Genova e per le 266 famiglie che hanno perso casa e che da domani avranno soldi stanziati per comprare finalmente una nuova abitazione”.